05 Ottobre 2021
Astensionismo elettorale alle stelle durante le elezioni amministrative del 2021: in merito a quanto accaduto la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni accusa ora il premier Mario Draghi di aver contribuito al declino della democrazia nel nostro Paese. Ma poi retrocede e promette di sostenerlo anche per l'ascesa al Colle se ripeterà il voto, dopo che gli scrutini hanno rivelato un disastroso epilogo per i candidati del Centrodestra.
"Sul voto della amministrative e le regionali in Calabria, come sapete meglio di me i risultati sono ancora abbastanza parziali", ha detto Meloni durante la rassegna stampa alla fine della giornata elettorali di lunedì 4 ottobre. "Mi pare di poter prendere i dati che già abbiamo per fare alcune prime valutazioni a caldo."
"La prima cosa che vorrei dire della lettura di Fratelli d'Italia su queste elezioni è che non si possa trattare in modo superficiale il dato sull'astensionismo alle urne", denuncia la politica del Centrodestra. "Quando si vota in città importanti, grandi, un'elezione che coinvolge complessivamente 12 milioni di italiani, spiega Meloni, e si attesta un astensionismo che oscilla al 50%...io penso che non si tratti di una crisi della politica, ma di una crisi della democrazia."
"Credo che, continua la leader di FdI, tutto questo abbia delle ragioni, che abbiamo denunciato da diverso tempo: la totale distanza che è esistita in questi anni tra la volontà dei cittadini e quello che accadeva a palazzo...ha portato gli italiani a pensare che votare non sia poi una cosa così utile". Una chiara frecciatina all'attuale Governo diretto da Mario Draghi, espressione di quella politica che "si è allontanata dai cittadini".
La leader di Fratelli d'Italia ha parlato in diretta dalla sede del partito a Roma, dove ha fatto un primo bilancio di quanto evidenziato alla conclusione delle elezioni amministrative e regionali del 2021. Non si è fatta scappare l'occasione di denunciare la deriva verso il Centrosinistra nella capitale, anche se afferma: "La partita è ancora aperta, ed è la più importante".
Per Giorgia Meloni bisogna tornare al voto per consacrare il successo di Fratelli d'Italia nei sondaggi, che fino a pochi giorni fa lo davano come il primo partito, soprattutto nella capitale. In questo senso l'appello all'amico-nemico Mario Draghi è evidente, dopo che la politica ha invitato il premier ad ammettere lo stato dei fatti.
"FdI è il primo partito della Capitale e ha avuto un ruolo fondamentale nella determinazione del candidato sindaco e mi pare di poter dire che un centrodestra a trazione FdI è molto competitivo", ha detto Meloni. "Ho sentito dire da Letta nella sua trionfalistica conferenza stampa che la destra è battibile. Certo, in democrazia se ci si misura, si batte o si è battuti ma il punto è se si è o disponibili a misurarci. Noi siamo pronti. Se Letta e il Pd sono coerenti con quello che dichiarano e sono così sicuri delle loro capacità e possibilità, io lancio una sfida al segretario del Pd: FdI è disponibile, ammesso che sia disponibile anche lui, a votare per Mario Draghi alla presidenza della Repubblica a patto che si vada a votare immediatamente e ci si misura in campo aperto in libere elezioni".
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