Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Legge Mancino, Lamorgese contro odio online: "Bisogna aggiornala"

Nel corso della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni d'odio, Luciana Lamorgese ha ipotizzato l'aggiornamento della legge Mancino del 1993

23 Settembre 2021

Legge Mancino, Lamorgese contro odio online: "Aggiornala, quando è stata fatta non c'era il web"

Fonte: lapresse.it

Luciana Lamorgese, in audizione al Senato, ha aperto alla possibilità di modificare la legge Macino del 1993. "La legge Mancino è del 1993 ed era innovativa e coraggiosa", ha iniziato il Ministro degli Interni. "Nulla toglie che oggi ci possano essere delle modifiche che tengano conto del modo in cui si è evoluta la realtà che oggi stiamo vivendo. All'epoca non c'erano i fenomeni di razzismo e discriminazione in rete", ha continuato.

Legge Mancino, Lamorgese contro odio online: "Bisogna aggiornala"

L'occasione per discutere sulla legge Mancino è stata una riflessione sull'hate speak, il linguaggio dell'odio. "Per quanto riguarda le azioni di contrasto alle violazioni della legge Mancino essa ha portato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 alla denuncia di 106 persone e all'esecuzione di 21 arresti", commenta Luciana Lamorgese. "Nei primi otto mesi dell'anno in corso tale azione ha portato alla denuncia di 69 persone e di 5 arresti", ha proseguito.

La regolamentazione del web è sempre sulla bocca di tutti, anche se nessuno ha ancora fatto nulla. Gravi episodi d'odio sul web si verificano con costanza. Bullismo, discriminazioni sessuali e o raziali sono sempre più frequenti. Il tutto mentre la politica finge di non vedere o si concentra in modo ipocrita sul "politicamente corretto". Per questo urge un passo avanti, anche in Italia, in ottemperanza all'evoluzione della normativa europea in materia.

"La tutela della privacy degli utenti, elemento peculiare della policy aziendale di Telegram, costituisce una seria difficoltà investigativa per il perseguimento dei reati d'odio", ha sottolineato il ministro dell'Interno, parlando proprio dell'app che più di tutte veicola il pensiero dei no vax. "Storicamente l'incitamento all'odio ha riguardato la razza, il credo religioso, l'orientamento sessuale. Le più recenti manifestazioni del fenomeno, a riprova della sua disumanità, hanno preso di mira persino le disabilità e la malattia. Per una società aperta e democratica sarebbe un errore sottovalutare la forza disgregatrice di tale fenomeno che produce nei vari ambiti della società mettendo in pericolo la stessa convivenza civile".

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x