03 Agosto 2021
Fonte: lapresse.it
Il leader di Italia viva Matteo Renzi continua a gettarsi contro il Reddito di cittadinanza, asserendolo - a ragione - che sia solo una mancetta elettorale fatta da un partito (il M5s) per "comprare" qualche consenso. Dunque ha lanciato il guanto di sfida ai grillini, e in particolare al loro leader Giuseppe Conte. "Chi non vuole studiare ma preferisce odiare - scrive il leader di Italia viva nella sua enews riferendosi agli insulti ricevuti quando ha proposto di rivedere la misura - mi ha manganellato sui social per tre giorni, dicendo che io voglio far soffrire la gente, un sadico insomma. Bisogna essere davvero mediocri per non reggere una discussione nel merito. La verità è che il reddito di cittadinanza non funziona: tutti lo sanno, nessuno lo ammette. Quando uno strappa il velo dell’ipocrisia subito viene attaccato.".
"Io sono pronto - prosegue l'ex premier - a discutere delle misure per lottare contro la povertà. Ma questa misura non può essere il sussidio diseducativo e clientelare che non ti avvicina al lavoro, come dimostrano i dati. Il reddito di cittadinanza è un fallimento". E ancora: "Sono pronto a un dibattito pubblico con chiunque su questo tema. Qualcuno avrà il coraggio di sfidarmi oppure, come sempre, twittano e scappano? Sto ancora aspettando che Conte accetti un dibattito pubblico sulle rispettive collaborazioni professionali, magari possiamo allargare a reddito di cittadinanza, immigrazione, economia, politica estera", conclude Renzi.
"Il referendum sul Reddito di cittadinanza - ha continua Renzi - è una grande operazione educativa e culturale. In un mondo che va verso le nano tecnologia, in un mondo che investe sui Big Data, internet of things, artificial intelligence, ai ragazzi va detto 'studiate, provate, mettetevi in gioco, poi se fallite vi diamo una mano ma rischiate'. Se il messaggio è 'non vi preoccupate, tanto lo Stato vi da un sussidio, state a casa e poi eventualmente fate un lavoretto in nero tanto non se ne accorge nessuno così rimpinguate lo stipendio', se c'è questo messaggio è diseducativo".
"Io voglio mandare a casa il Reddito di cittadinanza - spiega ancora il leader di Italia viva -, perché voglio riaffermare l'idea che la gente deve soffrire, rischiare, provare, correre e giocarsela. Se non ce la fai ti diamo una mano, ma bisogna sudare ragazzi, i nostri nonni hanno fatto l'Italia spaccandosi la schiena, non prendendo sussidi dallo Stato", ha concluso Matteo Renzi. Per il momento, riguardo alla misura che "ha sconfitto la povertà", per usare le parole di Di Maio, c'è stato solo un altro leader politico a dargli ragione: il capo del Carroccio Matteo Salvini.
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