24 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
Il governo targato Mario Draghi predica male e agisce peggio. Prima ha obbligato tutti ad avere il green pass se vogliono andare in pizzeria (quindi in sostanza ha obbligato tutti a fare il vaccino), poi ha cambiato le regole, ma per il suo di "ristorante". Infatti, alle sue conferenze stampa, non serve il certificato verde. Tramite una nota stampa , infatti, Palazzo Chigi ha informato che i 25 giornalisti ammessi alla sala polifunzionale della presidenza del Consiglio, per ascoltare le parole del capo del governo e dei ministri Speranza (Salute) e Cartabia (Giustizia), avrebbero potuto accedere solo "esibendo il referto di esito negativo del tampone antigenico rapido effettuato non oltre le 24 ore precedenti e con l’obbligo della mascherina Ffp2"
I costi del tampone, manco a dirlo, sono a carico di chi intende partecipare alla conferenza stampa, ma non è questo il problema. O meglio non è questo il problema principale. Perché, infatti, adesso che ogni vaccinato ha il green pass, non è contemplato il suo utilizzo proprio nella conferenze del Premier, e in particolare non è stato contemplato nella conferenza che lo ha reso obbligatorio per tutti gli italiani che intendono avere una vita? A noi, non ci è dato sapere.
Ma non è il primo, e nemmeno l'ultimo controsenso di questa vicenda. Mentre, infatti, Confindustria spinge per Green Pass obbligatorio per andare al lavoro, c'è chi al "lavoro" potrà andarci come al solito: in auto blu e senza green pass. Sì, avete capito subito di chi si sta parlando, si tratta proprio dei nostri "onorevoli", per i quali, ha confermato Roberto Fico, il green pass non sarà obbligatorio per entrare alla Camera. "Non mi sento vicino alle posizioni di chi dice qui si entra solo con il Green pass", dice Roberto Fico. "Non è possibile chiedere chi è vaccinato e chi no, è una questione che non c'è", ha sottolineato il presidente della Camera.
Infine: "Noi vogliamo un Transatlantico normale, ma fino a quando il distanziamento sarà mantenuto dovremo mantenere questo assetto. Per noi il lavoro è quello di smontare com'è oggi il Transatlantico e farlo diventare accessibile a tutti, però ad ora le condizioni non ce lo permettono".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia