07 Luglio 2021
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"Io corro per vincere", queste le prime parole del candidato sindaco per il centrodestra alle elezioni comunali di Milano Luca Bernardo. A un giorno dalla sua investitura ufficiale nella corsa per il posto di primo cittadino di Milano come rappresentante del centrodestra, ha dichiarato in un'intervista per il Corriere della Sera quali sono le sue intenzioni per la campagna elettorale.
Il pediatra milanese parte dai cittadini, dichiarando di volere aiutare a curare la città dopo l'annus horribilis del Covid. "Voglio partire con una campagna di ascolto, perché la cosa peggiore è non sentirsi considerati. I milanesi hanno voglia di un cambio di passo, dopo il periodo terribile che hanno passato". Il direttore del reparto di pediatria del Fatebenefratelli si ripromette inoltre di utilizzare la sua esperienza in campo medico per aiutare la città a dimenticarsi dell'incubo pandemico. "Ho vissuto il Covid e conosco la sanità, utilizzerò la mia competenza per curare la città".
Grande sostenitore di Democrazia Cristiana in gioventù, Bernardo era già stato candidato a Milano a supporto della lista Moratti. Aveva preso 200 voti e non era arrivato nemmeno alla campagna elettorale. Adesso però, corre per vincere. "Non corriamo per partecipare ma per vincere", ha dichiarato.
Il neo candidato del centrodestra non risparmia un colpo e alla domanda su che voto darebbe all'attuale sindaco di Milano Giuseppe Sala risponde: "Insufficiente. Soprattutto in ambito sociale, non mi pare proprio che abbia fatto tutto quello che poteva essere fatto. Ha ragione Feltri, le piste ciclabili vanno fatte in sicurezza e non come le han tracciate finora". Le piste ciclabili servono e fanno parte di Milano, dice Bernardo, che si sente il giusto candidato per Milano per quanto conosce la città. Nonostante viva in centro, si ritiene pronto ad affrontare i problemi delle periferie della città: "le conosco benissimo perché vado in giro a visitare i pazienti e da 20 anni faccio attività di prevenzione, formazione e cura nelle scuole e nei quartieri". Infine, alla domanda sulle possibili ingerenze di Salvini, Meloni e Berlusconi, rassicura: "La mia candidatura nasce dalla società civile, ma se i leader fossero al mio fianco in campagna elettorale per me sarebbe un grande regalo".
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