02 Luglio 2021
Fonte: lapresse.it
"L'iperattivismo moralista che abbiamo visto negli ultimi anni nelle istituzioni dell'Ue ha portato allo sviluppo di una pericolosa tendenza ad imporre un monopolio ideologico". Parole e firma di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Viktor Orban, che insieme ad altri leader sovranisti hanno firmato una "carta dei valori" che presenta una serie di punti fondamentali con cui 16 partiti di diversi paesi europei criticano le istituzioni di Bruxelles e prendono le parti del Fidesz del premier ungherese.
Il tutto proprio a pochi giorni di distanza dalla polemica sulla legge anti Lgbt che ha alimentato lo scontro tra Bruxelles e Budapest. Il fatto che la carta venga sottoscritta anche dalla Lega crea dei problemi a Mario Draghi, premier di un governo di cui anche la stessa Lega fa parte. Proprio dopo che lo stesso Draghi ha appoggiato la linea della presidente della Commissione Ursula von der Leyen.
"L'uso delle strutture politiche e delle leggi per creare un superstato europeo e nuove forme di struttura sociale e' una manifestazione della pericolosa e invasiva ingegneria sociale del passato, situazione che deve indurre ad una legittima resistenza", si legge nella carta, che dice no a un'"Europa senza nazioni, alla creazione di un Superstato europeo, alla distruzione o alla cancellazione della tradizione europea, alla trasformazione delle istituzioni sociali e dei principi morali fondamentali".
A firmare la Carta sono, nel dettaglio, la Lega per Salvini Premier, il Rassemblement National di Marine Le Pen, gli austriaci del Fpoe, i fiamminghi del Vlaams Belang, i danesi del Dansk Folkeparti, gli estoni di Ekre e il Perussuomalaiset finlandese, tutti del gruppo Id. Per l'Ecr firmano il Pis polacco, gli spagnoli di Vox, Fratelli d'Italia, gli olandesi di Ja21, i greci di El, il Pnt-Cd rumeno (Partidul National Taranesc Crestin Democrat), i lituani dell'Llra-Kss (Lietuvos Lenku Rinkimu Akcija), i bulgari del Vmro, Movimento Nazionale Bulgaro. Più gli ungheresi di Fidesz, nei Non Iscritti. Non ha firmato invece, a dir poco a sorpresa, Alternative fur Deutschland, il partito della destra radicale della Germania.
"Sono felice di firmare la dichiarazione redatta insieme a Matteo Salvini, Viktor Orban, Jaroslaw Kaczynski, Santiago Abascal, Giorgia Meloni, Tom Van Grieken e altri leader europei. Il Rassemblement dei patrioti europei è lanciato!", ha detto Marine Le Pen via social. Secondo l'Rn, l'accordo sulla Carta "è la prima pietra verso la costituzione di una grande alleanza nel Parlamento Europeo". La dichiarazione comune si chiude con un appello "a tutti i gruppi e tutti i partiti che condividono le nostre opinioni, con questo documento come base per un lavoro culturale e politico comune, rispettando il ruolo degli attuali gruppi politici. Riformiamo insieme l'Unione per il futuro dell'Europa".
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