08 Giugno 2021
Fonte: lapresse.it
"Le leggi sulla cannabis, lo ius soli e il ddl Zan sono tutte e tre indicatori di una crescita civile di una comunità e di capacità di superare retaggi vetusti, io mi rifiuto di pensare che quella italiana possa essere definita 'non pronta'. Siamo pronti". Queste le parole di Mattia Santori, leader delle Sardine, sentito dall'Adnkronos. E ancora: "Bisogna capire se per Paese si possa intendere ciò che di viscerale viene dai social e che spesso è frutto di vere macchinazioni politiche". "Io - dice il leader dei pesciolini - ritengo che l’Italia sia ben altro".
Santori ha commentato anche la mossa di Matteo Salvini di tornare in piazza a Roma, descrivendola come "il tentativo disperato di rintracciare quel 'pubblico' che Salvini si vede portar via sondaggio dopo sondaggio". "È sotto gli occhi di tutti la difficoltà della Lega - continua la sardina -. Questa piazza appare come Salvini è, in constante crisi d’identità". Quindi "non sarà certo la convocazione di una piazza a vocazione d’opposizione a salvarlo dal giudizio di chi lo osserva annaspare in una costante incoerenza politica".
"Ci chiediamo quale Salvini scenderà in piazza: quello antieuropeista o quello che sta al governo con Draghi? Quello di 'prima gli italiani' o il moderato che guarda famelico ai voti di Forza Italia?", si domanda Santori: "Staremo a vedere, il senatore cambia posizione e strategia con la stessa facilità con cui cambiava e scambiava felpe".
"In queste settimane l’abbiamo ripetuto più volte", ha detto il portavoce del Movimento ittico parlando delle prossime elezioni comunali. "Non saremo mascotte di nessuno e non faremo selfie in piazza e tour per altri". "In questo anno - riprende - abbiamo fidelizzato il dialogo con i territori e siamo pronti a prenderci la responsabilità di fare politica".
"Bisogna ritornare a dare estrema importanza al dialogo con le persone che quotidianamente fanno politica nelle città. Più o meno grandi - sottolinea -. Alcuni quartieri di Roma hanno oltre i 300mila abitanti e sono distanti anni luce dalla politica che si osserva oggi in tv. Dobbiamo ripartire da quelle persone".
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