19 Febbraio 2021
Fonte: lapresse.it
Il premier incaricato Mario Draghi ha tenuto il suo primo discorso dopo la fiducia del suo Governo ottenuta alla Camera e in Senato. "L’emergenza epidemiologica e la connessa crisi economica mettono senz’altro a dura prova la richiesta di maggiore velocità e migliore trasparenza che i governati richiedono ai governanti in ogni luogo", ha detto. "In democrazia è più difficile rispondere a questa doppia domanda, eppure lo Stato è chiamato a farlo, pena la perdita di fiducia verso le istituzioni, che fiacca la fiducia nel futuro".
"Evitare spese improduttive e far sì che l’amministrazione pubblica fosse di impulso nella promozione di investimenti pubblici e di sviluppo economico: sembrano obiettivi di oggi, ma -continua il premier - erano le due direttrici del pensiero dei costruttori di questa Nazione, che portarono all’istituzione della Corte dei Conti e della Cassa Depositi e Prestiti".
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E ancora: "Con una intuizione e determinazione visionaria si posero così, già a partire dalla metà dell’Ottocento, le premesse di uno Stato moderno e di un ordinamento della finanza pubblica fondato sulla distinzione tra chi ordina la spesa, chi la esegue e chi la controlla. Da allora, la Corte dei Conti è stata nella storia d’Italia un guardiano autorevole dei conti pubblici a garanzia di tutti i cittadini".
"È necessario sempre trovare un punto di equilibrio tra fiducia e responsabilità: una ricerca non semplice, ma necessaria", ha spiegato Mario Draghi. "Occorre, infatti, evitare gli effetti paralizzanti della 'fuga dalla firma', ma anche regimi di irresponsabilità a fronte degli illeciti più gravi per l'erario. Tenendo conto peraltro che, negli ultimi anni, il quadro legislativo che disciplina l’azione dei funzionari pubblici si è 'arricchito' di norme complesse, incomplete e contraddittorie e di ulteriori responsabilità anche penali".
"Tutto ciò - si è avviato alla conclusione il presidente del Consiglio - ha finito per scaricare sui funzionari pubblici responsabilità sproporzionate che sono la risultante di colpe e difetti a monte e di carattere ordinamentale. Con pesanti ripercussioni concrete, che hanno talvolta pregiudicato l'efficacia dei procedimenti di affidamento e realizzazione di opere pubbliche e investimenti privati, molti dei quali di rilevanza strategica".
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Infine: "Alcuni interventi normativi adottati la scorsa estate hanno affrontato, in maniera però temporanea, queste criticità. Ora bisogna andare oltre le schermaglie normative, verificando gli effetti delle nuove disposizioni, ma soprattutto lavorando per costruire un solido rapporto di collaborazione tra pubblici funzionari e Corte dei Conti".
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