Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Draghi, il tecnico più politico: un democratico dittatore che governerà non deflettendo mai dalla sua linea

Spalle ben coperte nei settori chiave del Governo. Un Ministro della Sanità claudicante più facilmente indirizzabile. Il vero Ministro degli Esteri sarà il Premier. Non sarà facile, per i tanti piccoli personaggini, che assiepano gioiosamente l’ampio semiciclo di Montecitorio, fare fronte a questo democratico dittatore.

14 Febbraio 2021

Ahimè Speranza! Ahimè Lamorgese!  Non si può volere tutto dalla vita e certamente nessuno è perfetto e non lo è nemmeno il nuovo Premier. Sembra sia nato un governo prevalentemente concentrato sull’utilizzo dei futuri prestiti europei:

1- Draghi può garantire il loro effettivo arrivo dall’Europa, come nessun altro italiano potrebbe garantire.    

2- Il suo Governo può spendere tali finanziamenti, come nessun altro Governo potrebbe spendere.

Tutto il resto, sembra di capire, sarà meno prioritario.

Per fare ciò, il Premier si è rigorosamente tutelato, affidando i Ministeri chiave, per l’uscita dalla crisi e la successiva ripresa economica, a personalità di assoluta fiducia, scelti appositamente per realizzare questo programma. Fra questi ci sono anche politici di lungo corso, come Renato Brunetta, incaricato di migliorare la Pubblica Amministrazione, come già fece, anni fa, per rendere il più possibile fattibile qualsiasi piano di rinascita. Lo stesso dicasi del fedele bocconiano Giancarlo Giorgetti, insediato all’importante Sviluppo Economico e parzialmente anche di Massimo Garavaglia, insediato al Turismo.

Con le spalle completamente coperte, nei settori che danno il senso a questo Governo, il Premier si potrà dedicare attivamente, ci auguriamo tutti, alla pandemia, dove un debole e claudicante Ministro della Sanità, ha soltanto dalla sua, il vantaggio di essere più facilmente indirizzabile.

Lo stesso dicasi per gli Affari Esteri, dove l’improvvisato Luigi Di Maio, non sembra aver lasciato significative tracce strategiche e forse nemmeno esistenziali, in questo ultimo anno e mezzo passati alla Farnesina. Il Ministro degli Esteri sarà certamente il Premier, accompagnato dal suo grande prestigio internazionale. Lui però potrà sempre contare, nei suoi viaggi internazionali, su un valido giovane segretario, dalle buone maniere, che gli potrà trasmettere, con tempestività, dagli uffici di Monte Mario, tutti gli incartamenti necessari, per la discussione dei dossier con i grandi della terra.

Con queste idee, questi propositi, queste strategie e lasciatemi dire, queste furbizie, Mario Draghi sta per iniziare il suo lavoro. E lui governerà, come da anni è abituato a fare, non deflettendo mai dalla sua linea.

Non sarà facile, per i tanti piccoli personaggini, che assiepano gioiosamente l’ampio semiciclo di Montecitorio, fare fronte a questo democratico dittatore. Se sorgesse mai in loro, un tale desiderio, si imprimano bene nella loro mente quella scena del 28 Ottobre 2019 quando, a Francoforte, ad assistere al discorso di commiato del Presidente della BCE, per la prima volta nella storia e ripeto per la prima volta, erano presenti, in prima fila, come scolaretti, tutti e ripeto tutti, i capi di Stato e di Governo dei paesi aderenti all’Unione Europea. Uno scenario impressionante, un po’ diverso da quello dei nani e delle ballerine, di nostrana memoria. Auguri, auguri al Governo Draghi e auguri, auguri all’Italia!

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x