11 Febbraio 2021
Fonte: blog delle stelle
Il quesito sul Governo Mario Draghi su Rousseau pare effettivamente tendenzioso, come hanno denunciato tra gli altri molti esponenti pentastellati. "L’ha scelto Crimi", si è difeso Davide Casaleggio, presidente dell’associazione che amministra la piattaforma grillina. "Come sempre è il capo politico", precisa lo stesso, "a scegliere i quesiti che vengono posti sulla piattaforma Rousseau".
Questo il testo del discusso quesito: "Sei d’accordo che il Movimento sostenga un governo tecnico-politico: che preveda un super-Ministero della Transizione Ecologica e che difenda i principali risultati raggiunti dal Movimento, con le altre forze politiche indicate dal presidente incaricato Mario Draghi?". Insomma, sarebbe un po' come chiedere a un impiegato se è contento di prendere lo stipendio. "Sì", risponderebbe in quel caso il diretto interessato, che magari però vorrebbe contestare all'azienda il non pagamento degli straordinari o un compenso comunque inadeguato per la mole di lavoro.
La questione non è stata aperta dalle forze dell'opposizione, sempre critiche con i metodi della piattaforma, ma proprio dagli stessi esponenti pentastellati. O almeno da quelli che hanno deciso di votare per No. Il voto su Rousseau “è stato indetto senza che nulla di certo si sappia né sull’accozzaglia di partiti che voteranno la fiducia, né su ciò che tale eterogenea maggioranza intende realizzare", hanno lamentato i 13 parlamentari pentastellati ribelli in un post su Facebook intitolato “Un voto al buio”.
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I tredici hanno infine fatto notare "che la votazione indetta" sulla piattaforma è "tendenziosa e palesemente volta a inibire il voto contrario alla partecipazione del m5s al Governo Draghi".
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