05 Febbraio 2021
Fonte: lapresse.it
Nicola Zingaretti elogia Mario Draghi e ribadisce la sua disponibilità ad appoggiare un Governo con una forte trazione europeista. Ma il segretario del Pd, che ha già in mente le prossime elezioni comunali, vuole anche continuare a coltivare tutte le alleanza sviluppate dal Pd nell'area liberale e moderata. Presto infatti si tornerà alle urne in quattro città chiave, Napoli, Torino, Milano e Roma. Le elezioni sono previste per la prossima primavera, Covid permettendo.
"Possiamo vincere" ha dichiarato Zingaretti in un'intervista a La Stampa. "Mario Draghi è una nuova e grande chance per l'Italia: non sarà perduta". E ancora: "Noi stiamo tenendo i nervi saldi, per difendere un'area parlamentare e di governo molto ampia: 157 senatori e 321 deputati, unico vero argine al ritorno indietro verso derive sovraniste, antieuropee e illiberali. Il presidente incaricato è al lavoro e sono sicuro che troverà ampie disponibilità da parte di tutte le forze responsabili".
Il segretario del Pd poi ha attaccato l'ultimatum di Matteo Salvini, che aveva detto a Draghi "o noi oi Cinque stelle". Zingaretti ribadisce che "una condizione così avrebbe potuto porla Berlusconi, per dire, e non lo ha fatto. Lui con il Movimento non ci ha mai governato: per la verità nemmeno con la Lega, in questa legislatura, mentre Salvini sì. Credo si tratti del tentativo di coprire le divisioni che stanno segnando il centrodestra. Finora erano sottotraccia, era prevedibile che molti nodi sarebbero venuti al pettine: Forza Italia è su una chiara linea europeista, distante dagli alleati sovranisti. È evidente che quando si apre una partita come quella che sta aprendo Mario Draghi, la distanza aumenta: e cercare di coprire il tutto con incomprensibili ultimatum, è una manovra dal fiato corto".
"Noi porteremo a Draghi le nostre proposte, appena discusse in Direzione - ha replicato Zingaretti -. Al primo punto c'è il tema di un forte ancoraggio all'Europa. La Lega è d'accordo? Poi proporremo una riforma del fisco che non intacchi il principio di progressività, altro che flat tax: la Lega è d'accordo? Potrei continuare, mi pare che ci si trovi di fronte a due forze chiaramente alternative. Se la Lega si dicesse pronta ad entrare in un governo europeista, con un programma europeista e guidato dall'ex Presidente della Banca centrale europea, ne parleremo. Ma lei ci crede? Discuterne adesso non ha gran senso".
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