26 Gennaio 2021
Un nuovo governo sempre guidato dall’attuale premier, la scelta di una compagine di di unità nazionale o di un’alleanza stretta ad una nuovo presidente del consiglio che attiri il più alto numero di consensi, oppure le elezioni anticipate: l’ufficializzazione del game over del Conte 2, andato di scena questa mattina tra consiglio dei ministri e Quirinale, apre innumerevoli scenari su quello che sarà il futuro politico, e non solo, del nostro Paese.
Conte, dopo una chiacchierata di una mezz’oretta con il presidente della Repubblica, ovviamente, punta ad essere reincaricato, ancora convinto, almeno a parole, di poter puntellare la propria maggioranza grazie all’aiuto di senatori responsabili ed europeisti. Il dimissionario presidente del consiglio, conta, almeno per il momento, sulla fedeltà dei partiti che hanno fatto parte della compagine di Governo fino ad ora. Pd, Movimento 5stelle e Leu restano lo zoccolo duro ma l’avvocato del popolo spera che dall’Udc o da Forza Italia possa arrivare quel sostegno che basta. Speranze alle quali sia Silvio Berlusconi che molti dei suoi hanno più volte chiuso la porta, questa mattina, mediante la voce di numerosi suoi rappresentanti.
La strada verso un governo che goda della stabilità necessaria, in questo momento, per Conte ed i suoi alleati, resta ancora difficile e non è da escludere che per salvare il salvabile ed evitare il rischio delle elezioni che, in questo momento significherebbero consegnare il paese al centrodestra, ci si rivolga ancora una volta al “traditore” Matteo Renzi, come auspicato, tra l’altro, da una parte consistente del Pd.
Detto che il Paese rischia di perdere del tempo che non ha, anche il secondo scenario sembra lungo e complicato ma, probabilmente, anche quello più logico in un momento in cui ci sono emergenze impellenti da affrontare ed obiettivi da raggiungere. Il presidente della Repubblica potrebbe, infatti, decidere di affidare il tentativo di formare un governo ad una personalità istituzionale per proseguire un programma di scopo che sia appoggiato da una più amplia platea possibile. Chi sia questa persona e quale la maggioranza in grado di sostenerla per ora non è dato di saperlo. Anche in questo caso il tempo sarebbe tiranno ma un Governo di questo genere, forse, non perderebbe tempo in una campagna elettorale continua che, come gli italiani hanno ormai imparato, non fa altro che nuocere al funzionamento del Paese.
L’ultima soluzione, voluta fortemente da Lega E FdI sono le urne. Sicuramente la scelta democraticamente più corretta visto che l’attuale Parlamento non è più specchio della volontà politica degli italiani ma che rischia di rendere ancora più lungo il percorso di assestamento e ripresa politico ed economica del nostro Paese.
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