Amazon, licenziamenti per 18mila dipendenti, il 5% della forza lavoro negli uffici

Andy Jassy, l'amministratore delegato di Amazon, conferma che nelle prossime settimane si taglieranno 18mila dipendenti, non 10mila come invece stimato a novembre

Amazon taglia 18mila posti di lavoro, più di quanti ne avesse ritenuti necessari a novembre. È il più alto numero di licenziamenti per una tech company negli ultimi mesi.

Amazon: licenziamenti per 18mila persone 

A novembre Amazon ha annunciato che avrebbe licenziato 10mila persone con un "corporate job", cioè vari lavori d'ufficio. Oggi, 5 gennaio, il Wall Street Journal riporta che i tagli in realtà eccederanno la previsione iniziale e saranno circa 18mila. Il CEO di Amazon Andy Jassy conferma.

Amazon ha deciso di licenziare circa il 5% della sua forza lavoro negli uffici, concentrandosi specialmente su posizioni che si occupano di reclutamento e sulle operazioni di vendita al dettaglio. Sul totale dei dipendenti, 1,5 milioni a settembre, questa trance di licenziamenti ne taglierà l'1,2%.

I primi licenziamenti sono iniziati nel 2022 e il Wall Street Journal spiega che verranno portati a termine già nelle prossime settimane. Il giornale americano riporta anche che Amazon non è l'unico colosso a prendere in considerazioni severi tagli al personale: anche la Meta Platforms Inc., l'impresa di Facebook e Instagram, taglierà nel prossimo futuro oltre 11mila lavoratori. 

Amazon taglia 1,2% dei dipendenti 

L'impresa con sede a Seattle si è giustificata per mano di Andy Jassy con un post: "Amazon ha navigato un'economia incerta e difficile in passato e continuerà a farlo. Questi cambiamenti ci aiuteranno a perseguire opportunità di lungo termine con una struttura dei costi più forte". 

Il colosso del commercio elettronico è stata una delle imprese che più ci ha guadagnato dalla pandemia: molti si sono rivolti alla spesa online o ai servizi di cloud e questo ha dato propulsione alla compagnia. Il WSJ spiega che in quel periodo Amazon ha raddoppiato il suo network di logistica e ha assunto centinaia di migliaia di impiegati.

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Esodo di dimissioni per il social network Teitter: il suo nuovo proprietario Elon Musk avrebbe scritto ai dipendenti rimasti di "lavorare di più e da irriducibili", così da colmare buona parte delle ore non lavorate dai 3700 licenziati, secondo il NYT si dimettono in centinaia

Con la fine della pandemia, però, le persone sono tornate a fare maggiormente compere nei negozi fisici e la compagnia ha dovuto fare dei tagli laddove i costi non portavano più a pari benefici. Già dalla primavera e dall'estate sono stati fatti tagli mirati, come la chiusura di negozi fisici non abbastanza redditizi o l'abolizione di Amazon Care, servizio interno di assistenza medica e telemedicina. 

Andy Jassy spiega in una email ai dipendenti che la decisione "non è stata presa alla leggera" e che "lavoriamo per sostenere coloro che sono colpiti offrendo pacchetti che includono un pagamento, benefit sanitari e sostegno" per trovare un nuovo lavoro.