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Philips, perdita netta di 1,3 mld nel terzo trimestre 2022: annunciato taglio di 4mila dipendenti

Roy Jakobs, Philips: "Non siamo stati all'altezza delle aspettative, difficile ma necessaria decisione di ridurre la nostra forza lavoro di 4mila posizioni"

24 Ottobre 2022

Philips, perdita netta di 1,3 mld nel terzo trimestre 2022: annunciato taglio di 4mila dipendenti

Il gruppo olandese Philips ha registrato una perdita netta di 1,3 miliardi di euro nel terzo trimestre, principalmente a causa di un grosso addebito per un enorme richiamo di macchine per la respirazione dell’apnea notturna difettose, e ha annunciato il taglio di 4mila dipendenti.

Sottolineando la "necessità di una migliore esecuzione", il nuovo amministratore delegato di Philips Roy Jakobs ha condiviso la "difficile ma necessaria decisione di ridurre immediatamente la nostra forza lavoro di circa 4mila posizioni in tutto il mondo", pari al 5% della sua forza lavoro complessiva. Il gruppo prevede circa 300 milioni di euro di oneri nei prossimi trimestri a seguito dell’avvio immediato di queste azioni di ristrutturazione.

Philips aveva avvertito quasi due settimane fa di aspettarsi di registrare un impatto nel terzo trimestre per un enorme richiamo di macchine per la respirazione dell’apnea notturna difettose. 

La perdita di 1,3 miliardi di euro nel terzo trimestre arriva a a fronte di un utile netto di 3 miliardi di euro di un anno fa, dovuto principalmente alla cessione avvenuta a marzo del business degli elettrodomestici. Nel terzo trimestre il gruppo Philips ha registrato vendite per 4,3 miliardi di euro, con un calo del 5%, in linea con le indicazioni fornite due settimane fa: i nuovi ordini sono diminuiti del 6% dopo la crescita del 47% nel terzo trimestre del 2021.

Philips registra una perdita operativa per 1,5 miliardi di euro rispetto all’utile da 358 milioni dello stesso periodo 2021. L’Ebita rettificato è di 209 milioni, pari al 4,8% delle vendite, rispetto a 512 milioni (12,3%) del terzo trimestre del 2021. Commentando i dati il neo presidente e ceo Roy Jakobs - in carica dal 15 ottobre - riconosce come "negli ultimi anni non siamo stati all’altezza delle aspettative degli stakeholder" e annuncia il maxi-taglio all’organico.

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