01 Novembre 2023
Twitter: @SahrawiFeminist
Ali Hader, fratello di Saman, ha visto la ragazza andare a morire. Lo ha rivelato lui stesso quest’oggi nell'aula della Corte di assise di Reggio Emilia, dopo due anni di silenzi per paura delle reazioni di suo padre e suo zio. Ali, fratello di Saman, la giovane di origini pakistane uccisa dalla famiglia islamica che non accettava le sue libertà, è stato ascoltato in aula davanti ai giudici, i quali considerano che, il maggiorenne, doveva essere iscritto nel registro degli indagati.
Ali Hader, fratello di Saman, ha rivelato quest'oggi, martedì 31 ottobre, di aver visto sua sorella andare a morire. Lo ha rivelato davanti ai giudici lui stesso. Il ragazzo, oggi maggiorenne, ha ripercorso in aula la sera del 30 aprile 2021, giorno in cui Saman è morta. "Mia sorella camminava, mio zio l'ha presa per il collo e l'ha portata dentro alla serra, ho visto dei cugini solo la faccia perché erano dietro nascosti, però dello zio ho visto tutto", ha confessato Ali dopo due anni di silenzi per paura delle reazioni del padre e dello zio. Ali Haider ha risposto alle domande dell'avvocato di uno dei cugini, imputato insieme al padre, alla madre, allo zio e a un altro cugino, per l'omicidio della 18enne, commentando le immagini registrate dalle telecamere quella sera. Ali Hader ha accusato nuovamente lo zio e i cugini per il delitto di Saman, eppure all'epoca disse che non c'entravano nulla: "Ho detto una bugia perché mio padre mi disse di farlo" ha detto Ali.
Ali si è soffermato anche sul ritrovamento del corpo. "Dissi ai carabinieri dove poteva essere seppellita Saman quando andammo a Novellara per cercare il corpo. Me l'aveva detto Noman (il cugino, Nomanulhaq Nomanulhaq). Allora gli chiesi dove fosse perché volevo abbracciarla l'ultima volta, lo chiesi anche allo zio Danish" ha detto Ali quest'oggi in aula durante la sua deposizione. "Perché questa cosa non la dicesti ai carabinieri in precedenza?" gli ha chiesto l'avvocato Scarcella. "Perché non sapevo di preciso dove fosse sottoterra e sempre per paura di mio padre".
Durante la deposizione, Ali Haider ha confessato poi di aver ascoltato i piani della sua famiglia, imputata per l'omicidio della sorella Saman. "Mentre facevano i piani, io stavo sulle scale ad ascoltare, non tutto ma quasi. Ho sentito una volta mio padre che parlava di 'scavare'". I piani venivano fatti da "Noman, papà, mamma e altri due, Danish e Ikram" e quindi il cugino Nomanhulaq Nomanhulaq, il padre Shabbar Abbas, la madre Nazia Shaheen, lo zio Danish Hasnain e l'altro cugino Ikram Ijaz. Momenti di lucidità che si perdono d'un tratto quando gli viene chiesto dove fosse sua sorella Saman mentre lui sentiva queste cose: "Non ricordo, sono confuso". Alla fine ha confermato di non ricordarsi il dettaglio, ma ha aggiunto che la riunione durà circa mezz'ora e che ricorda di aver sentito la famiglia dire di "passare dietro alle telecamere".
Infine, in un video mostrato in aula, recuperato dalle telecamere di sorveglianza del 29 aprile 2021, si vede Saman che parla con Ali nel cortile della loro abitazione di Novellara. La ragazza ad un certo punto colpisce con uno schiaffo il fratello. Ali ha sminuito l'accaduto, confermando che aveva detto qualcosa "per scherzare". Alla domanda se fosse capitato altre volte, Ali ha confermato: "Sì per scherzare, quando litigavamo".
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