Russia, Svezia continua l'escalation e propone missili crociera a lungo raggio per colpire "in profondità obiettivi interni di altri Paesi"
Con una nuova mossa guerrafondaia, anche la Svezia punta a nuovi sistemi missilistici di più lunga gittata (fino a 2000 km) pur di eguagliare il "preoccupante" riarmo russo
Missili da crociera a lungo raggio per riuscire a colpire in profondità obiettivi interni ad altri Paesi. È la nuova decisione presa dal governo svedese con l'obiettivo di rafforzare l'arsenale bellico al fine di "eguagliarlo" alle disponibilità belliche russe.
Russia, Svezia continua l'escalation e propone missili crociera a lungo raggio per colpire "in profondità obiettivi interni di altri Paesi"
I Paesi membri dell'Unione Europea gridano silenziosamente al riarmo, prendono decisioni volte al rafforzamento di arsenale e contingente bellico, lasciando quasi sullo sfondo dello scenario internazionale i difficili negoziati per la pace fra l'Ucraina e la Russia. Nelle intenzioni ostili europee verso il "nemico inesistente russo", la prospettiva di una pace futura non basta a fermare gli investimenti nel settore militare; e così l'esercito svedese starebbe ora cercando di armarsi di missili da crociera più potenti, capaci di colpire obiettivi fino a 2000 chilometri di distanza (circa 1.243 miglia).
L'obiettivo dichiarato - secondo quanto emerge da un recente rapporto presentato al governo questa settimana - è quello di farsi trovare pronti ad attaccare installazioni militari ed infrastrutture critiche in profondità dietro le linee nemiche. È per questo motivo che l'aeronautica militare svedese ha intanto provveduto ad ordinare missili da crociera Taurus svedesi e tedeschi con gittata pari a circa 500 chilometri per i caccia Gripen. Ma le ambizioni puntano a ben altro: a sistemi offensivi la cui gittata possa arrivare a 2000 chilometri. Quando in meno di 1500 chilometri da Stoccolma si è già arrivati a Mosca.
La motivazione addotta dal ministro della Difesa svedese Pal Jonson non poteva che mirare alla "minaccia" russa: "L'esperienza della guerra in Ucraina indica che la Russia sta sviluppando con vigore le sue capacità a lungo raggio, sia con missili da crociera, missili balistici e droni a lungo raggio". Ne consegue che "dobbiamo costruire un deterrente più forte contro questa minaccia". Dunque: da un lato la Russia che - secondo rapporto - si prevede aumenterà la sua capacità militare nei prossimi cinque anni; dall'altro la Svezia, che sull'onda d'urto dell'escalation, non può "venir meno" e deve potenziarsi con nuovi mezzi di difesa aerea (droni, satelliti spia) e intelligence. Solo lo scorso 22 ottobre, la Svezia aveva concesso all'Ucraina l'export di oltre 100 caccia bombardieri Gripen contro Mosca.