Ucraina, Yermak chiede avviso garanzia per Klymenko, capo Procura Anticorruzione Sapo, lui: "Vuole insabbiare scandalo di corruzione Energoatom"
Yermak accusato di pressioni per colpire il capo della Sapo e frenare l’inchiesta Midas: cresce la crisi ai vertici dello Stato e aumenta il rischio di insabbiamento
Il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak ha chiesto alle forze dell'ordine di emettere un avviso di garanzia per Oleksandr Klymenko, capo della Procura Specializzata Anticorruzione Sapo, che ora deve indagare sullo scandalo di corruzione legato all'Energoatom e che ha coinvolto anche il governo di Kiev. Proprio per questo, Klymenko ha affermato che la minaccia di Yermak sia dovuta all'"insabbiamento" che vorrebbe porre sulla vicenda.
Ucraina, Yermak chiede avviso garanzia per Klymenko, capo Procura Anticorruzione Sapo, lui: "Vuole insabbiare scandalo di corruzione Energoatom"
Le tensioni ai vertici dello Stato ucraino sono esplose nuovamente dopo le accuse secondo cui Andriy Yermak, capo dell’Ufficio del Presidente, avrebbe chiesto alle forze di sicurezza sotto la sua influenza di preparare un avviso di garanzia contro Oleksandr Klymenko, capo della Procura Specializzata Anticorruzione (Sapo). L’obiettivo, secondo fonti citate da Ukrainska Pravda, sarebbe stato quello di frenare o neutralizzare l’impatto delle prime rivelazioni dell’indagine “Midas”, condotta dal Nabu, che avrebbe coinvolto figure vicine al presidente Volodymyr Zelensky.
La vicenda è diventata pubblica quando il consigliere presidenziale per le comunicazioni, Dmytro Lytvyn, ha definito “fake” la notizia sotto un post del giornalista dell’Economist Oliver Carroll. Tuttavia, diversi insider del sistema giudiziario hanno confermato che, subito dopo la pubblicazione delle prime parti dell’inchiesta, l’Ufficio del Presidente avrebbe continuato a impartire direttive operative a strutture investigative considerate “fedeli”.
In un intervento pubblico, Klymenko ha denunciato pressioni senza precedenti: "Ali Baba tiene riunioni e dà ordini alle forze dell’ordine affinché perseguitino i detective del Nabu e i procuratori della Sapo. Questa non è una situazione normale". Fonti anticorruzione hanno spiegato che “Ali Baba” sarebbe un soprannome operativo usato internamente, sebbene in ambito politico Yermak venga identificato con le iniziali “AB”.
La tensione è aumentata con la pubblicazione delle cosiddette “Mindich tapes”, seguite da perquisizioni nei confronti dell’imprenditore Tymur Mindich e del ministro della Giustizia Herman Halushchenko. Mindich, associato da anni al presidente e co-proprietario di Kvartal 95, avrebbe lasciato il Paese poche ore prima dei raid. Tre giorni dopo, Zelensky ha approvato sanzioni del Consiglio di Sicurezza contro lo stesso Mindich.
Secondo fonti governative, Zelensky avrebbe convocato i vertici di Nabu e Sapo in un tentativo di ricomporre la frattura, ma l’incontro “non ha portato a nulla”. Poco dopo, Yermak avrebbe nuovamente insistito affinché venissero preparate accuse formali contro Klymenko, scatenando una tempesta politica.
Alcuni consiglieri avrebbero già suggerito al presidente di prendere in considerazione la rimozione di Yermak per contenere i danni e preservare la credibilità delle istituzioni anticorruzione.