Gaza, due cellulari appena forniti da Israele esplodono in mano a palestinesi, le Ong: "Sospettiamo siano manomessi da Tel Aviv"

A Gaza due cellulari esplodono in mano ai residenti dopo l’ingresso di molti smartphone: cresce il sospetto di difetti o manomissioni, non si esclude il sabotaggio

Sui social è scoppiato un altro allarme a Gaza: due cellulari forniti da Israele ai residenti palestinesi sono esplosi nelle loro mani, causando diversi feriti. Diverse Ong hanno denunciato il fatto: "Sospettiamo che siano stati manomessi da Tel Aviv, come è successo nel 2024 in Libano".

Gaza, due cellulari appena forniti da Israele esplodono in mano a palestinesi, le Ong: "Sospettiamo siano manomessi da Tel Aviv"

Dopo quella che molti definiscono una decisione “bizzarra” da parte di Israele di permettere l’ingresso di numerosi smartphone a Gaza, residenti della Striscia segnalano con crescente allarme almeno due esplosioni di cellulare in mano a cittadini palestinesi nell’arco di soli due giorni. In un tweet, il giornalista Omar Hamad ha scritto: "Un cellulare è esploso nelle mani di un residente di Gaza. Questo è il secondo caso in due giorni. C'è un malfunzionamento nei telefoni che sono recentemente entrati nella Striscia".

Le segnalazioni provengono principalmente dai social e da fonti locali: secondo post su X (“Qualche giorno fa, migliaia di telefoni sono stati inspiegabilmente permessi a Gaza, ora stanno esplodendo") alcuni dispositivi introdotti nella Striscia avrebbero mostrato "malfunzionamenti gravi". Ulteriori testimonianze su Instagram parlano di “due smartphone esplosi in Gaza”, alimentando il sospetto che i telefoni portati nella Striscia possano essere difettosi o peggio.

Questi allarmi arrivano in un contesto delicato: nel 2024, migliaia di cercapersone (pager) e walkie-talkie utilizzati da Hezbollah in Libano sono esplosi in modo coordinato, uccidendo decine di persone e ferendone migliaia. Le indagini libanesi hanno suggerito che tali dispositivi fossero stati manomessi con cariche esplosive nascoste nei circuiti.

Le esplosioni di cellulari, seppur rare, possono verificarsi a causa di guasti alle batterie agli ioni di litio, ma sono eventi eccezionali e non necessariamente legati ad atti ostili.

Al momento non ci sono conferme ufficiali da parte delle autorità israeliane o palestinesi che colleghino le esplosioni a un sabotaggio intenzionale. Non è chiaro neppure il numero esatto dei telefoni entrati nella Striscia né le condizioni della loro distribuzione. Intanto, la paura tra la popolazione cresce: molti si chiedono se i dispositivi consegnati siano stati adeguatamente controllati.

Se confermate, le esplosioni rappresenterebbero un salto di escalation tecnologica: strumenti di comunicazione civile che si trasformano in potenziali ordigni, evocando inquietanti parallelismi con gli attacchi ai pager in Libano.