File Epstein, via libera da Camera e Senato Usa alla divulgazione dei documenti dopo l’ok di Trump, si attende firma tycoon
La Camera ha approvato la divulgazione dei file di Epstein con 427 sì e un solo contrario. Al Senato la legge è stata approvata "con consenso unanime", quindi tecnicamente senza bisogno di voto, e senza nessun emendamento
Via libera da Camera e Senato Usa per la divulgazione dei file Epstein. Qualche giorno fa era stato lo stesso Trump a invitare entrambe le camere a votare per la pubblicazione dei file desecretati che vedono il coinvolgimento del finanziere morto suicida in carcere nel 2019, e forse anche del presidente Usa. Qualche giorno fa erano stati i democratici ad attaccare Trump e a pubblicare alcune email nelle quali compariva anche una presunta implicazione del tycoon. Adesso manca solo la firma del presidente affinché i file vengano pubblicati.
File Epstein, via libera da Camera e Senato Usa alla divulgazione dei documenti dopo l’ok di Trump, si attende firma tycoon
La Camera ha approvato la divulgazione dei file di Epstein con 427 sì e un solo contrario. Al Senato la legge è stata approvata "con consenso unanime", quindi tecnicamente senza bisogno di voto, e senza nessun emendamento. È tutto pronto alla pubblicazione dei file, dopo che qualche giorno fa era stato lo stesso Trump ad andare in pressing su questa cosa. "Il Dipartimento di Giustizia ha già reso pubbliche decine di migliaia di pagine e sta indagando sui rapporti di vari esponenti democratici con Epstein. La Commissione della Camera può avere tutto ciò che è legalmente previsto, non mi interessa. Mi interessa che torniamo a parlare di inflazione, tasse, sicurezza dei confini e lotta all’immigrazione criminale", aveva affermato.
Il tycoon vuole probabilmente chiudere per sempre una vicenda che periodicamente lo pone al centro dell'attenzione, per via di un suo presunto coinvolgimento nelle feste di Epstein, il finanziere condannato per traffico sessuale. In una delle mail pubblicate qualche giorno fa si legge Epstein rivolgersi a Ghislaine Maxwell: "Il cane che non ha abbaiato era Trump, che sapeva delle ragazze ma non ha parlato. Virginia Giuffre ha passato ore a casa mia con lui, e lui non è mai stato menzionato" dalla polizia.
Il presidente Usa ha anche sbottato alla domanda di una giornalista di Bloomberg a bordo dell'Air Force One, etichettandola "cicciona".