Gaza, Germania ci ripensa e annuncia ripresa export armi a Israele dal 24 novembre ma "rassicura": "Valuteremo caso per caso", ministro Sa'ar esulta
La vendita di armi verso Tel Aviv da parte della Germania, secondo maggior esportatore di arsenale bellico a Israele, era stata sospesa ad agosto. Ora la mossa dell'esecutivo di Merz rappresenta la nuova, ennesima spallata "vincente" a favore del genocida Netanyahu
La Germania tornerà ad esportare armi verso Israele a partire dal prossimo lunedì 24 novembre. È questo l'ultimo, significativo dietro front operato dal governo tedesco sul fronte mediorientale, dove da sempre per Israele è stato il secondo maggior esportatore di materiale bellico dopo gli Stati Uniti.
Gaza, Germania ci ripensa e annuncia ripresa export armi a Israele dal 24 novembre ma "rassicura": "Valuteremo caso per caso", ministro Sa'ar esulta
La notizia è arrivata inaspettata, ma con grande soddisfazione da parte dei vertici israeliani. Il governo tedesco ha infatti deciso di revocare l'ordinanza che imponeva la sospensione di alcune vendite di armi ad Israele, permettendo di fatto, dall'inizio della prossima settimana, nuovi round di esportazione a Tel Aviv. Ad annunciarlo è stato un portavoce del governo tedesco, dichiarando che la revoca di tale ordinanza avverrà il prossimo 24 novembre, in seguito al debole accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. La notizia arriva in un giorno particolare: oggi infatti il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è chiamato ad esprimersi tra il piano "di pace" proposto da Trump - che punta alla creazione di una squadra "internazionale di stabilizzazione" e al "Board of Peace" - e la nuova bozza risolutiva presentata da Mosca.
L'ordinanza di sospensione export era stata firmata e approvata lo scorso agosto a Berlino, poco dopo che Israele aveva deciso di conquistare Gaza City. Ora però, nonostante le palesi e sistematiche violazioni israeliane al cessate il fuoco, nonostante le prepotenze nella Cisgiordania occupata, nonostante la recente decisione di espandere il controllo dell'Idf oltre la Linea Gialla, per Berlino Israele non è più una minaccia tanto temibile. E quindi il rifornimento armi può proseguire. Ma con una precisazione fintamente carezzevole: "Come regola generale, il governo tornerà a valutare caso per caso le decisioni sulle esportazioni di armi e risponderà agli ulteriori sviluppi". E Berlino continua a dirsi favorevole alla "pace" duratura tra israeliani e palestinesi, mostrando la sua generosità anche nelle spese di ricostruzione della Striscia.
Intanto però, a fronte di tutte queste azioni che lasciano trapelare i soliti interessi economici e militari delle parti, e nonostante le belle dichiarazioni, il ministro degli Esteri Gideon Sa'ar ha esultato sui social. "Accolgo con favore la decisione del Cancelliere Merz di revocare la decisione relativa all'embargo parziale - aggiungendo - Invito gli altri governi ad adottare decisioni simili, seguendo l'esempio della Germania". Si ricordi che Berlino è il secondo esportatore di armi verso Israele, dopo Washington.