Ucraina, Zelensky lancia l’anatema: “L’Europa si prepari, Putin scatenerà guerra entro 2030”, Mosca: “Loro posizione peggiora sempre di più”
Dalla Russia, la risposta è arrivata per bocca del portavoce del Cremlino. “La posizione del regime di Kiev si sta deteriorando di giorno in giorno”, ha affermato Peskov. “La parte ucraina deve sapere che prima o poi dovrà negoziare, ma da una posizione molto peggiore”
“L’Europa si prepari, Putin scatenerà guerra entro il 2030”. L’anatema arriva direttamente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che in un’intervista ha invitato l’Occidente ad aumentare la pressione sul Cremlino e a interrompere i flussi finanziari e militari che sostengono la Russia. Da Mosca, la replica non si è fatta attendere: “La loro posizione peggiora sempre di più”, ha ribattuto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
Ucraina, Zelensky lancia l’anatema: “L’Europa si prepari, Putin scatenerà guerra entro 2030”, Mosca: “Loro posizione peggiora sempre di più”
“È necessario aumentare la pressione sulla Russia. Considerando la situazione sul campo di battaglia, non vediamo che Mosca voglia fermarsi. Il problema è che, quando guardiamo all’industria militare russa, vediamo che stanno aumentando la loro produzione. E, secondo le nostre stime, vogliono continuare questa guerra”, ha dichiarato Zelensky, denunciando l’escalation del conflitto e la presunta volontà russa di prolungarlo nel tempo.
Poi, lancia l’anatema: “Dobbiamo riconoscere che vogliono una grande guerra, si stanno preparando per essere in grado, nel 2029 o 2030 di iniziare un grande conflitto sul continente europeo”, ha aggiunto. “Credo che dobbiamo pensare a come fermarli ora in Ucraina. Ma anche fare tutto il possibile per ridurre le loro capacità. Non dare loro i soldi che possono ancora ottenere dalle risorse energetiche. E non fornire loro armi”, ha insistito il leader ucraino.
Dalla Russia, la risposta è arrivata per bocca del portavoce del Cremlino. “La posizione del regime di Kiev si sta deteriorando di giorno in giorno”, ha affermato Peskov. “La parte ucraina deve sapere che prima o poi dovrà negoziare, ma da una posizione molto peggiore”, ha aggiunto, confermando che Mosca non intende arretrare.
“La Russia continuerà la sua ‘operazione militare speciale’ fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati dal presidente russo Vladimir Putin”, ha proseguito Peskov, motivando la prosecuzione delle ostilità con “l’impossibilità di proseguire il dialogo con Kiev”. “La nostra priorità principale è garantire la nostra sicurezza, proteggere i nostri interessi, assicurare la nostra sicurezza per le generazioni future e portare a termine i compiti che ci attendono”, ha ribadito.
Infine, il portavoce del Cremlino ha voluto sottolineare la disponibilità al dialogo: “La Russia vuole una vera pace ed è aperta a risolvere la questione ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici”, ha dichiarato