Israele, Hamas condanna ddl su pena di morte: "Mossa razzista che legalizza uccisione di massa dei palestinesi, Onu imponga sanzioni deterrenti"
Dopo il primo sì della Knesset al decreto di legge strenuamente voluto da Ben-Gvir, i vertici di Hamas hanno diffuso un comunicato stampa nel quale condannano la proposta come misura "razzista che istiga odio", e invitano la comunità internazionale a prendere posizione
Un chiaro "approccio razzista e criminale (...), un tentativo di legalizzare l'uccisione di massa sistematica del nostro popolo palestinese che vive sotto occupazione". È questo, per i miliziani di Hamas, il disegno di legge sull'introduzione della pena di morte ai presunti "terroristi", che ha ottenuto oggi dalla Knesset la sua piena approvazione.
Israele, Hamas condanna ddl su pena di morte: "Mossa razzista che legalizza uccisione di massa dei palestinesi, Onu imponga sanzioni deterrenti"
Con sommo piacere del ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, la Knesset ha approvato oggi il primo dei tre sì che, secondo iter legislativo, sono necessari affinché quel controverso disegno di legge sulla pena capitale contro chi, "terrorista", "causi la morte di un cittadino israeliano per motivi razzisti o di odio e per danneggiare Israele", diventi definitivo. Se Ben-Gvir ha salutato l'approvazione da parte del Parlamento come un traguardo quasi "storico" al punto da sdebitarsi e festeggiare in aula con tanto di dessert, Hamas si è fermamente opposta a quella che la stessa Amnesty International ha definito una "legge di apartheid".
Attraverso un comunicato stampa diffuso dai vertici di Hamas, la condanna a quello che sempre più chiaramente appare un escamotage legalizzato per spazzare via i prigionieri palestinesi e quanti altri civili verrebbero colpiti dalle nuove misure, è stata lapidaria. Tale decreto - potenziale legge - "è un'estensione dell'approccio razzista e criminale del governo sionista, e un tentativo di legalizzare l'uccisione di massa sistematica del nostro popolo palestinese che vive sotto occupazione".
"L'approvazione di questa legislazione fascista e sadica in piena visione del mondo costituisce un palese disprezzo per le leggi e le convenzioni internazionali, in primo luogo il diritto umanitario internazionale e i principi dei diritti umani". Quindi l'appello a che la comunità internazionale, l'Onu e tutte le altre organizzazioni per i diritti umani intervengano per fermare e condannare il prima possibile una misura che è sostanzialmente salvacondotto di future uccisioni etniche indiscriminate. "Chiediamo (...) di condannare questa pericolosa legislazione razzista e basata sull'occupazione, di imporre sanzioni deterrenti all'entità sionista canaglia e di esercitare pressione affinché venga ritirata".
Il gruppo ha chiesto inoltre la creazione di "commissioni internazionali d'inchiesta" affinché vengano controllate le condizioni dei prigionieri palestinesi, sistematicamente calpestate per le violenze e le torture israeliane. Prigionieri che ormai ammontano a più di 10mila, inclusi bambini e donne. Il sì della Knesset è arrivato come l'inizio di una nuova fase, stavolta giuridicamente legittimante, del genocidio contro i palestinesi. Appena due settimane fa, Ben-Gvir minacciava la fine del governo se il decreto non fosse stato approvato.