Ue insiste contro “nemico inesistente russo”: al via unità di intelligence guidata da Von der Leyen per "migliorare sicurezza e autonomia strategica"
Secondo un'esclusiva del Financial Times, l'Ue creerà la sua squadra di esperti 007 per raccogliere le informazioni sensibili provenienti da tutti gli Stati membri al fine di migliorarne l'utilizzo operativo. L'ennesima trovata europea contro la presunta minaccia russa
Istituire una nuova unità comunitaria di intelligence e spionaggio per meglio coordinare le singole agenzie nazionali e rafforzare la sicurezza di tutti gli Stati membri. È questa, secondo fonti vicine alla Commissione europea, la nuova proposta che Ursula Von der Leyen avrebbe avanzato quale ennesima misura in chiave anti-Russia.
Ue insiste contro “nemico inesistente russo”: al via unità di intelligence guidata da Von der Leyen per "migliorare sicurezza e autonomia strategica"
È quanto riferiscono, in un'esclusiva del Financial Times, almeno quattro funzionari informati sui piani. Detto altrimenti: l'Europa vorrebbe creare la sua unità di super intelligence formata dai migliori 007 sul campo e guidata direttamente dalla Presidente della Commissione Von der Leyen. Il piano non è ancora stato formalmente comunicato a tutti i 27 Paesi membri, proprio perché alle primissime fasi, purtuttavia il progetto sembra già abbozzato. Il nuovo organismo di sicurezza e spionaggio dovrebbe nascere con l'obiettivo dichiarato di migliorare l'uso delle informazioni segrete che ciascuna agenzia nazionale raccoglie.
Il nuovo organismo, costituito internamente al segretariato generale della Commissione, dovrebbe inoltre - sempre secondo indiscrezioni - assumere funzionari di intelligence provenienti da tutta la comunità affinché informazioni sensibili e top secret non siano accessibili solo ai singoli Stati ma servino a scopi comuni. Ad ammetterlo è stato proprio un informatore: "I servizi di spionaggio degli Stati membri europei sanno molto. Anche la Commissione ne sa molto. Abbiamo bisogno di un modo migliore per mettere insieme tutto questo ed essere efficaci e utili ai partner. Nell'intelligence, bisogna dare qualcosa per ottenere qualcosa". Risulta quanto mai evidente come questa mossa, guidata dalla Von der Leyen, non faccia altro che inserirsi nella presunta "guerra ibrida" della Russia contro l'Europa. Tanto più ora che il Presidente degli Usa Trump ha minacciato a più riprese di ridimensionare gli aiuti alla sicurezza della compagine Ue.
"Tutto è in fase di sviluppo e le discussioni sono in corso. Non è stata fissata una tempistica specifica" comunicano fonti interne, specificando che questa potenziale unità dovrebbe collaborare "strettamente coi rispettivi servizi del SEAE" [Servizio Europeo per l'Azione Esterna, ndr]. Eppure sembra che qualche voce di dissenso stia già trapelando dai corridoi di Bruxelles. In particolare, a fare resistenza sarebbero alti funzionari del servizio diplomatico Ue, che sovrintende all'Intcel (Centro di Intelligence), che vedrebbero nella proposta un organismo "doppione" di quello già esistente. La nuova unità di 007 dunque non solo "minaccerebbe" il futuro del Centro, ma rischierebbe di esautorare gli stessi dipendenti che ne fanno parte.