Gaza, Usa tentano di "stabilizzare cessate il fuoco" e offrono a Hamas "passaggio sicuro" per uscire da aree della Striscia controllate da Israele
La proposta, fatta mercoledì 29 ottobre attraverso la mediazione di funzionari egiziani e qatarioti, punterebbe a "garantire" la tenuta della "tregua" e soprattutto a liberare dai miliziani le aree territoriali sotto controllo israeliano
Un passaggio sicuro, per spostarsi dalle zone della Striscia ancora sotto controllo israeliano, a quelle sotto il controllo della stessa organizzazione. Sarebbe questa la proposta fatta ai vertici di Hamas dagli Stati Uniti attraverso la piena mediazione di Egitto e Qatar, con l'obiettivo di insistere sulla stabilità del presunto "cessate il fuoco".
Gaza, Usa tentano di "stabilizzare cessate il fuoco" e offrono a Hamas "passaggio sicuro" per uscire da aree della Striscia controllate da Israele
L'amministrazione Trump ci riprova a far funzionare un "cessate il fuoco" che a più riprese, puntualmente, Israele ha sempre infranto. Stavolta, dopo l'ultimo, sproporzionato e ingiustificato "potente attacco" contro la Striscia lanciato lo scorso 28 ottobre in risposta all' "affronto" di Hamas per la presunta violazione dell'accordo sugli ostaggi, gli Usa provano a rattoppare i buchi parlando direttamente coi miliziani. "Direttamente" o quasi, attraverso cioè mediatori egiziani e qatarioti. Secondo quanto emerge da alcune fonti, mercoledì 29 ottobre gli Stati Uniti avrebbero consegnato ai miliziani la proposta di un "passaggio sicuro", dai territori sotto controllo israeliano a quelli propri dell'organizzazione, con l'obiettivo di "stabilizzare il cessate il fuoco". Ma anche, naturalmente, con l'obiettivo di liberare metà della Striscia di Gaza dalla presenza dei miliziani.
La decisione sarebbe stata presa proprio alla luce di quello scontro a fuoco avvenuto martedì scorso, quando cioè - secondo le versioni dell'Idf - alcuni miliziani sarebbero usciti da tunnel della zona "israeliana" cominciando a sparare contro soldati nemici. I vertici di Hamas avevano però nettamente smentito qualunque responsabilità a questa violazione del cessate il fuoco; ma nonostante ciò Netanyahu ha dato l'ok per raid che hanno provocato oltre 100 vittime, tra cui donne, bambini e anziani. Tutto questo si inserisce nel quadro più complesso della presunta permanenza di "dozzine di miliziani" in tunnel sotterranei sul lato "israeliano" della cosiddetta "linea gialla".
Dopo la grave violazione del cessate il fuoco, autorizzata e giustificata da Israele, Trump aveva sostenuto ancora una volta l'alleato mediorientale, non solo bluffando sulla tenuta del cessate il fuoco ("Credo che la pace in Medio Oriente resisterà nonostante le scaramucce", aveva comunicato il vice Vance), ma sostenendo in tutto e per tutto la violenza dell'alleato. "Gli israeliani hanno risposto e dovrebbero rispondere. Quando succede, dovrebbero rispondere" erano state le parole del tycoon. Tuttavia, come sempre accade nei voltafaccia politici, sembra che dietro le quinte Trump si sia lamentato, definendo "sproporzionato" l'attacco autorizzato da Netanyahu.