Usa, Dipartimento Giustizia invia controlli federali in California e New Jersey per "trasparenza" in seggi elettorali, Newsom: "Eccesso di potere"

I due Stati a guida democratica ospiteranno, il prossimo 4 novembre, una tornata elettorale con obiettivi diversi: in New Jersey si voterà per il prossimo governatore, in California il voto riguarderà la nuova fisionomia del Congresso di Stato

Osservatori federali inviati negli Stati democratici della California e del New Jersey con l'obiettivo di monitorare i seggi elettorali che si apriranno a Novembre per garantire "la trasparenza, la sicurezza delle schede elettorali e il rispetto della legge federale". È quanto ha annunciato di voler fare il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti a fronte della prossima tornata elettorale che sarà ospitata dai due Stati a guida democratica.

Usa, Dipartimento Giustizia invia controlli federali in California e New Jersey per "trasparenza" in seggi elettorali, Newsom: "Eccesso di potere"

La decisione di voler inviare dei controlli federali da parte dell'amministrazione Trump è stata confermata dalla stessa procuratrice Pam Bondi che all'Associated Press dichiarava "La trasparenza alle urne si traduce in fiducia nel processo elettorale e questo Dipartimento di Giustizia si impegna a sostenere i più alti standard di integrità elettorale". Il monitoraggio elettorale costituisce una delle funzioni precipue del Dipartimento di Giustizia, ma secondo il governatore della California Gavin Newsom l'attenzione del potere centrale verso questi due Stati non giungerebbe "in modo disinteressato": secondo lui il coinvolgimento federale "è un eccesso di potere senza alcuna giurisdizione sulle elezioni statali". Facciamo un passo indietro. Il prossimo 4 novembre migliaia di elettori della California e del New Jersey saranno chiamati alle urne.

In New Jersey si tratta di elezioni governatoriali. Lo Stato con capitale Trenton ha infatti un seggio vacante per la carica di governatore e per il quale dalle sponde di entrambi i partiti sono arrivati ingenti investimenti. In California invece, le elezioni serviranno a definire nuovamente la fisionomia del Congresso dello Stato. Lo scorso agosto, il parlamento della California aveva infatti approvato una modifica dei collegi elettorali per fare ottenere ai Democratici cinque seggi in più alle elezioni federali per la Camera dei rappresentanti di Washington. Una mossa che era stata presentata come contraccolpo alla decisione del Texas di permettere cinque seggi in più stavolta ai Repubblicani però. Le elezioni del 4 novembre serviranno dunque a confermare o rigettare le modifiche dei collegi elettorali nello Stato democratico. Tuttavia, per i Democratici l'invio di "osservatori speciali" in sei contee (cinque in California - Los AngelesOrangeKernRiversideFresno - e una, Passaic, in New Jersey) non risponderebbe a esigenze di prevenzione a brogli elettorali (gerrymanderind) ma fungerebbe da strategia adottata dall'amministrazione Trump per ridisegnare i contorni delle elezioni di medio termine.

La richiesta di inviare osservatori federali preposti a controllare i seggi è stata fatta dal Partito Repubblicano dello Stato il cui presidente, Corrin Rankin, dichiarava: "(...) abbiamo ricevuto segnalazioni di irregolarità in queste contee che temiamo possano compromettere la volontà degli elettori di partecipare alle elezioni o la loro fiducia nei risultati annunciati". Per il portavoce del governatore Newsom, Brandon Richards, si tratterebbe però dell'ennesima "interferenza" federale, una sorta di "tattica intimidatoria volta a un solo scopo: sopprimere il voto".