Germania, estremista Hanna S. condannata a 5 anni di carcere per manifestazioni "antifa" a Budapest 2023, Vannacci: "Salis invece la fa franca"

Hanna S. condannata a cinque anni in Germania per due attacchi a neonazisti. Stretto legame con Ilaria Salis, ma vengono denunciati trattamenti giudiziari divergenti tra le due

In Germania, una "compagna" di Ilaria Salis del gruppo "Antifa", Hannah S., è stata condannata a 5 anni di carcere per lesioni personali aggravate e appartenenza a un'organizzazione criminale. Molti osservatori internazionali, però, fanno notare l'incoerenza legislativa europea: mentre la 23enne è stata riconosciuta colpevole, Ilaria Salis è europarlamentare e non sarà processata a Budapest per questo grazie all'immunità confermatele la scorsa settimana. Roberto Vannacci (Lega) ha commentato sui social: "Mentre Ilaria Salis la fa franca, la sua compagnuccia viene condannata a 5 anni".

Germania, estremista Hanna S. condannata a 5 anni di carcere per manifestazioni "antifa" a Budapest 2023, Vannacci: "Salis invece la fa franca"

La studentessa tedesca Hannah S., ventitreenne, è stata condannata a cinque anni di carcere dal Tribunale di Monaco di Baviera per la sua partecipazione agli attacchi contro neonazisti durante la marcia nota come “Giorno dell’onore” a Budapest, nel febbraio 2023. Il collegio giudicante, presieduto da Philipp Stoll, l’ha ritenuta colpevole di due episodi di lesioni personali gravi e di appartenenza a un’organizzazione criminale, escludendo però il tentato omicidio.

Secondo le ricostruzioni, S. ha preso parte a due dei cinque attacchi complessivi del gruppo antifascista, immobilizzando un braccio di una vittima mentre altri membri colpivano con manganelli, martelli e spray al peperoncino. Nel primo episodio un uomo ha riportato gravi ferite alla testa, mentre nel secondo le conseguenze principali sono state lividi e lacerazioni.

Il processo ha evidenziato il forte legame tra Hanna S. e Ilaria Salis, sua compagna nelle operazioni punitive, entrambe parte del gruppo organizzato che aveva viaggiato in Ungheria per attaccare gli estremisti di destra. Tuttavia, i giudici hanno applicato trattamenti giudiziari divergenti: mentre S. ha ricevuto una condanna definitiva a cinque anni, Salis ha beneficiato di una gestione più favorevole, riuscendo a evitare la pena piena grazie a circostanze attenuanti e a meccanismi legali specifici, come l'elezione a europarlamentare e l'immunità che ne consegue.

Il tribunale ha sottolineato che, nonostante la giovane età e l’assenza di precedenti penali, le azioni di S. non potevano essere compensate da precedenti buone condotte, come il volontariato o l’impegno nel soccorso in mare, poiché gli attacchi erano deliberati e mirati. Il giudice Stoll ha ammonito la studentessa: “Esiste un’altra forma di dibattito politico: l’arte. La buona arte rimane buona arte, indipendentemente da dove venga creata”.

Il collegio ha inoltre chiarito che Hanna S. ha agito al di fuori del monopolio statale sulla violenza, senza mostrare pieno rimorso o collaborazione. Gli avvocati hanno annunciato l’intenzione di ricorrere contro la sentenza. La vicenda mette in luce la discrepanza nel trattamento giudiziario di membri dello stesso gruppo coinvolti nelle stesse aggressioni, suscitando dibattito sulla coerenza delle pene per i reati di violenza politica in Europa.