Gaza, piano segreto Israele se Hamas non accetta cessate il fuoco: occupazione totale Striscia, deportazione palestinesi e assassinii mirati

Scoperto un piano militare segreto israeliano in 3 fasi: occupazione totale, espulsione "volontaria" dei palestinesi, come indicato dal piano "Aurora" della BCG, e campagna mirata di assassinii verso vertici di Hamas e movimenti islamisti

A poche ore dalla firma di Hamas e Israele del "piano di pace" per Gaza proposto da Donald Trump, è emerso un documento riportante un piano militare segreto di Tel Aviv in caso in cui il movimento islamico non accetti il cessate il fuoco.

La non accettazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, però, è molto improbabile. Il piano emerso sembra quindi più un vademecum per il post "pace". Un progetto in 3 fasi, che implica dapprima l'occupazione totale della Striscia, poi la deportazione dei palestinesi e, in ultimo, una serie di assassinii mirati fra i vertici di Hamas e di altri esponenti in tutto il mondo a lui favorevoli.

Gaza, piano segreto Israele se Hamas non accetta cessate il fuoco: occupazione totale Striscia, deportazione palestinesi e assassinii mirati

Un documento segreto pubblicato dal Times descrive un piano militare israeliano di emergenza in tre fasi che verrebbe attivato qualora i colloqui per il cessate il fuoco con Hamas dovessero fallire. Il rapporto alimenta il timore che l’accordo annunciato non porti a una pace reale, ma a una ristrutturazione definitiva del controllo israeliano su Gaza — e potenzialmente anche sulla Cisgiordania.

Secondo il testo trapelato, la fase 1 prevede il dispiegamento di nuove unità per completare l’occupazione dell’intera Striscia e la divisione del territorio in 5 “zone sterili sotto controllo esclusivo delle forze israeliane; le aree sarebbero “completamente bonificate” da qualsiasi presenza di Hamas, con civili confinati in zone designate definite dai critici come vero e proprio recinto umanitario.

La fase 2 contempla un programma di espulsione “volontaria” dei palestinesi, ma leggasi deportazione: la creazione di un “Bureau for Voluntary Emigration” che dovrebbe organizzare corridoi e trasferimenti via aeroporto di Ramon verso destinazioni esterne non ancora identificate. Questi primi due punti sono in linea con il piano "Aurora" sviluppato dalla Boston Consulting Group e ideato da alti gradi della politica dell'intelligence e della politica sia Usa che israeliani: prima l'indebolimento dei palestinesi, poi la loro deportazione verso il sud della Striscia e altri Stati. Una pulizia etnica per svuotare Gaza dal suo popolo e renderla una riviera di lusso.

La fase 3 descrive una campagna internazionale di assassinii mirati contro vertici di Hamas e affiliati all’estero, con una lista di obiettivi che include nomi noti basati in Qatar e Libano.

Il quadro che emerge contrasta nettamente con la retorica di pace proposta da figure come Donald Trump, il cui piano è spesso presentato come soluzione risolutiva: non si tratta di un vero progetto di pace, ma di misure che consolidano il controllo territoriale e la dislocazione forzata di popolazioni. Analisti e attivisti pro-Palestina interpretano il piano segreto come un tentativo di “ricostruzione” sulle macerie di un’intera società, laddove la riduzione dei bombardamenti sarebbe compensata da rastrellamenti mirati e da una presenza militare permanente.

Per i palestinesi, la prospettiva è quella di una nuova normalità di controllo e smembramento territoriale. Il documento, se confermato, non è solo un piano di guerra: è l’ipotesi di una strategia che punta a ridisegnare la demografia e il destino politico di Gaza, in contrasto con ogni principio umanitario e con le esigenze di una vera pace.