Global Sumud Flotilla, imbarcazioni a 270 miglia da Gaza, entro 36 ore in "zona ad alto rischio", Crosetto: "Spero che ci siano solo arresti"

Israele è pronto a bloccare la Flotilla con droni subacquei e incursori della marina, mentre l'equipaggio si spacca: il Pd è per me fermarsi all'alt di Tel Aviv, Avs per continuare a oltranza

Le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla sono giunte a circa 270 miglia nautiche dalle coste di Gaza. Ciò significa che in sole 36 ore di navigazione, si troveranno nella "zona ad alto rischio" presidiata dal blocco navale israeliano. Il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha guardato con timore a questa situazione, dichiarando: "Spero che ci siano solo gli arresti pacifici dei partecipanti da parte di Tel Aviv e niente di più".

Global Sumud Flotilla, imbarcazioni a 270 miglia da Gaza, entro 36 ore in "zona ad alto rischio", Crosetto: "Spero che ci siano solo arresti"

A 270 miglia nautiche dalla Striscia di Gaza, la Global Sumud Flotilla prosegue la rotta verso la costa palestinese mentre la tensione sale. Secondo gli aggiornamenti della missione, l’arrivo è stimato in circa tre giorni, ma tra 36 ore le imbarcazioni entreranno nella cosiddetta "zona ad alto rischio", l’area al largo in cui precedenti flottiglie sono state intercettate. Il blocco navale imposto da Israele comincia ufficialmente a 50 miglia dalla linea delle acque territoriali, dove le forze israeliane hanno ribadito di poter intervenire per impedire l’ingresso nella Striscia.

In una mossa che complica ulteriormente il quadro, Ankara ha inviato una delle sue navi della Marina in supporto alla Flotilla, segnalando un coinvolgimento diretto turco nella protezione del convoglio. La presenza della nave turca aumenta il rischio di un confronto diplomatico e logistico in mare, con possibili pressioni internazionali su tutte le parti coinvolte.

Il governo di Tel Aviv dichiara di voler evitare vittime e di avere istruzioni per limitare l’uso della forza letale, mentre piani tattici citati dalla stampa prevedono l’impiego di mini droni subacquei e squadre di incursori per disabilitare motori ed eliche senza affondare le unità. Gli scenari possibili vanno dall’arresto dei partecipanti all’abbordaggio con conseguenti feriti fino a un’escalation che potrebbe trascinare la protesta nelle piazze europee.

In Italia, il Pd mantiene la linea della non-violenza ma del sostegno alla missione: il deputato Arturo Scotto ha ribadito che "non si vuole forzare il blocco ma portare aiuti; all’alt israeliano ci fermeremo". Al contrario, le posizioni della galassia della sinistra e dei movimenti pro-Palestina spingono per la prosecuzione fino a Gaza, considerandolo un atto di rottura dell’assedio. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha detto lapidario: "Firmerei perché ci fossero soltanto arresti", esprimendo la speranza che l’operazione non degeneri in vittime.

Roma ha inviato la fregata Alpino con mandato di soccorso, senza però entrare nelle acque interdette. Se Israele procederà all’intercettazione, le prossime 48 ore saranno decisive: il Mediterraneo potrebbe trasformarsi in un nuovo fronte di scontro politico e umanitario.