Gaza, Spagna approva l'embargo totale sulle armi a Israele, stop anche ad import-export di materiale di Difesa e tecnologia dual use

È inoltre previsto il rifiuto delle domande di transito per carburanti per aerei con potenziale uso militare e il divieto di importazione di prodotti provenienti da insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, nonché di pubblicità di tali prodotti

La Spagna ha approvato il decreto sull'embargo totale di armi a Israele. Una misura intrapresa in merito al genocidio a Gaza, anche se non è l'unica come ha ricordato il ministro dell’Economia Carlos Cuerpo: "Tra le misure previste anche “il divieto di esportare a Israele e di importare da Israele materiale di difesa e prodotti di tecnologia di doppio uso". È inoltre previsto il rifiuto delle domande di transito per carburanti per aerei con potenziale uso militare e il divieto di importazione di prodotti provenienti da insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, nonché di pubblicità di tali prodotti.

Gaza, Spagna approva l'embargo totale sulle armi a Israele: 4 le misure totali

"Un'ulteriore prova dell’impegno politico del Governo e della leadership internazionale della Spagna e del primo ministro per il rispetto dei diritti umani" secondo Carlos Cuerpo. Il ministro ha dichiarato che "questo decreto legge esaurisce ogni ambito giuridico disponibile. Il governo spagnolo continua a guidare gli sforzi a livello internazionale facendo un passo avanti per aumentare la pressione sul governo d’Israele, in difesa della pace, della sicurezza internazionale e dei diritti umani".

Cuerpo ha segnalato che il decreto è "pioniere a livello internazionale include una disposizione per revocare le autorizzazioni vigenti e vietare future contrattazioni" con Israele. E "rafforza la trasparenza", poiché l'esecutivo comparirà ogni tre mesi al Congresso per "rendere conto" delle azioni in questo ambito e di eventuali "eccezioni" decise dal Consiglio dei ministri "per motivi di sicurezza nazionale".

Cuerpo ha anche ricordato che Madrid "ha sempre condannato gli attacchi e chiesto la liberazione degli ostaggi", e sottolineato che gli oltre 65mila morti, 125mila feriti, 2 milioni di sfollati forzati e le 250mila persone a rischio di denutrizione, "fra i quali molti bambini", sono dati "che ci devono spingere a seguire ad agire".

Queste iniziative urgenti che si sommano alle nove misure già varate dall'esecutivo spagnolo contro il genocidio a Gaza, sono "una manifestazione dell'impegno dell'impegno politico del governo per il rispetto del diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario, aumentando la pressione in tutti gli ambiti su Israele perché cessi il genocidio", ha concluso il ministro.