Gaza, Portogallo riconoscerà Stato di Palestina il 21 settembre, Rangel: "Atto necessario per la pace e per dire stop al genocidio"

Lisbona si unisce al fronte internazionale che chiede un cessate il fuoco a Gaza e punta a riequilibrare i negoziati: “Riconoscimento è atto di giustizia storica”

Anche il Portogallo riconoscerà lo Stato di Palestina, addirittura un giorno prima rispetto alle promesse e alla maggior parte degli altri Stati occidentali. Lo farà infatti domani, domenica 21 settembre. Il ministro degli Esteri Paulo Rangel ha definito la decisione come un "atto necessario per la pace e per dire stop al genocidio a Gaza".

Gaza, Portogallo riconoscerà Stato di Palestina il 21 settembre, Rangel: "Atto necessario per la pace e per dire stop al genocidio"

Il governo portoghese ha annunciato che domenica 21 settembre 2025 riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina. La decisione, formalizzata dal ministro degli Esteri Paulo Rangel, rappresenta una svolta nella politica estera di Lisbona e si inserisce in un più ampio movimento internazionale che mira a rilanciare la soluzione dei due Stati, bloccata da decenni.

Non esistono ostacoli a questo riconoscimento: è un atto di giustizia storica e di responsabilità morale”, ha dichiarato Rangel, spiegando che la proclamazione avverrà in concomitanza con la conferenza congiunta di dieci Paesi a New York, a margine dell’Assemblea Generale dell’Onu.

La scelta del Portogallo si unisce a quella di Francia, Belgio, Lussemburgo, Malta, Canada, Australia e Regno Unito, che hanno annunciato riconoscimenti coordinati per inviare un segnale politico forte: la comunità internazionale non può restare indifferente di fronte alle migliaia di vittime civili nella Striscia di Gaza.

Secondo analisti e osservatori, il riconoscimento non avrà effetti immediati sul terreno, ma rafforzerà la legittimità diplomatica della Palestina e metterà Israele di fronte a un malcontento crescente che chiede la fine dell’occupazione e il rispetto del diritto internazionale.

Negli ultimi mesi, il genocidio a Gaza ha provocato un numero impressionante di morti e un disastro umanitario senza precedenti, con ospedali distrutti, carenza di aiuti e oltre un milione di sfollati. Per questo il gesto del Portogallo assume un significato politico: “Non possiamo più considerare la questione palestinese un conflitto dimenticato. Il riconoscimento è il primo passo per costruire una pace giusta”, ha scritto il quotidiano Público.

La decisione mette pressione anche sull’Italia e su altri Paesi dell’Ue che ancora esitano. Per i sostenitori della causa palestinese, si tratta di un passo concreto per dare voce a un popolo che da troppo tempo vive senza Stato, senza diritti e senza garanzie di sicurezza.