Israele, ex capo di Stato maggiore Idf Halevi ammette: "Abbiamo colpito almeno 200mila palestinesi a Gaza, ci siamo tolti i guanti da subito"

L’ex capo di stato maggiore Idf conferma oltre 200 mila palestinesi uccisi o feriti e ammette: nessun freno legale alle operazioni militari a Gaza

L'ex capo di Stato maggiore dell'Idf Herzi Halevi, che si è dimesso lo scorso gennaio reputando di "aver fallito con il 7 ottobre", ha ammesso la gravità delle offensive israeliane: "Abbiamo colpito almeno 200 mila palestinesi a Gaza, non è una guerra gentile, ci siamo tolti i guanti fin da subito".

Israele, ex capo di Stato maggiore Idf Halevi ammette: "Abbiamo colpito almeno 200mila palestinesi a Gaza, ci siamo tolti i guanti da subito"

Le parole dell’ex Capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi stanno facendo discutere: per la prima volta, un alto comandante conferma che più di 200 mila palestinesi sono stati uccisi o feriti dall’inizio della guerra a Gaza, ovvero circa il 10% della popolazione dell’enclave. Halevi, che ha guidato le Forze di difesa israeliane per i primi 17 mesi del conflitto, ha parlato davanti ai residenti di Ein HaBesor, in un incontro riportato dal sito Ynet, affermando che “questa non è stata una guerra gentile. Abbiamo tolto i guanti fin dal primo minuto”.

Le sue parole rappresentano un’ammissione drammatica: non solo confermano i numeri forniti dal Ministero della Salute di Gaza – spesso accusato da Israele di diffondere propaganda – ma rivelano anche che considerazioni legali non hanno mai frenato le operazioni militari. “Nessuno mi ha mai limitato. Non una volta. Nemmeno il procuratore generale militare, che peraltro non ha l’autorità di farlo”, ha detto Halevi, lasciando intendere che il ruolo dei consulenti legali sarebbe stato quello di giustificare le azioni dell’esercito agli occhi del mondo, piuttosto che impedirle.

Halevi è un generale di lunga carriera nelle Idf. Ha comandato l’Unità d’élite Sayeret Matkal, è stato capo dell’intelligence militare e poi comandante del Comando Sud, prima di diventare Capo di Stato Maggiore nel gennaio 2023. Considerato un ufficiale pragmatico ma aggressivo, ha avuto un ruolo centrale nella pianificazione e conduzione delle offensive israeliane a Gaza e nel Sud del Libano. La sua esperienza e la sua influenza rendono le sue dichiarazioni particolarmente rilevanti nel dibattito politico e internazionale.

I dati trapelati dall’intelligence israeliana indicano che oltre l’80% delle vittime a Gaza sono civili, compresi migliaia di donne e bambini. Con più di 64 mila palestinesi ufficialmente uccisi e circa 164 mila feriti, la cifra reale potrebbe essere ancora più alta, considerando i dispersi sotto le macerie e le aree inaccessibili ai soccorsi. Le organizzazioni umanitarie denunciano una catastrofe senza precedenti: ospedali bombardati, interi quartieri rasi al suolo e un milione di sfollati che non hanno più un luogo sicuro dove rifugiarsi.

L’ammissione di Halevi mette in dubbio la narrativa israeliana secondo cui l’Idf agirebbe nel pieno rispetto del diritto internazionale. Per molti osservatori, la portata della devastazione a Gaza è la prova che le operazioni militari hanno oltrepassato i limiti della proporzionalità, configurando possibili crimini di guerra.