Argentina, governo sanziona ditta israeliana Navitas Petroleum per trivellazioni "illegali" nella zona contesa di Malvinas nelle Falkland
Buenos Aires accusa Navitas Petroleum di trivellazioni illegali vicino alle Malvinas e minaccia nuove misure per difendere i propri diritti sovrani
Il governo argentino ha sanzionato la ditta israeliana Navitas Petroleum a causa di trivellazioni ritenute "illegali", effettuate dall'azienda nella zona contesa di Malvinas, presso le isole Falkland.
Argentina, governo sanziona ditta israeliana Navitas Petroleum per trivellazioni "illegali" nella zona contesa di Malvinas nelle Falkland
Il governo argentino ha duramente criticato l’azienda energetica israeliana Navitas Petroleum per i suoi piani di sviluppo di risorse di petrolio e gas nelle acque circostanti le Isole Falkland, conosciute in Argentina come Islas Malvinas. In una dichiarazione ufficiale, il Ministero degli Affari Esteri ha espresso la “più ferma condanna” delle attività della compagnia, definendole “illegali” e in violazione della sovranità nazionale.
Buenos Aires sostiene che Navitas stia operando senza le necessarie autorizzazioni di esplorazione e sfruttamento rilasciate dalle autorità argentine, rendendo le operazioni “prive di legittimità”. Il comunicato sottolinea che l’Argentina “non riconosce l’autorità di alcun altro governo o entità” nel concedere permessi per attività legate agli idrocarburi nella zona contesa.
La mossa di Navitas, che di recente ha annunciato un’analisi di impatto ambientale e socio-economico e una campagna di raccolta fondi per sviluppare il giacimento, rischia di riaccendere le tensioni in una delle dispute territoriali più longeve del continente sudamericano. L’azienda israeliana è soggetta a sanzioni argentine dal 2022, ma continua a collaborare con partner internazionali, sostenendo che le operazioni siano pienamente legittime secondo il diritto internazionale e le normative britanniche, in quanto le Falkland sono amministrate dal Regno Unito.
Il ministero argentino ha avvertito che “in piena conformità con il diritto internazionale, l’Argentina si riserva il diritto di adottare tutte le misure necessarie per proteggere i propri diritti e interessi sovrani”. Non sono stati specificati eventuali passi successivi, ma fonti diplomatiche suggeriscono che potrebbero essere rafforzate le pressioni politiche a livello Onu e attivati nuovi strumenti legali contro le compagnie coinvolte.
La disputa sulle Malvinas, che nel 1982 portò a un conflitto armato tra Argentina e Regno Unito, rimane un tema centrale nella politica estera di Buenos Aires. La posizione argentina è sostenuta da gran parte dei Paesi latinoamericani e trova eco nelle Nazioni Unite, che hanno ripetutamente invitato le parti a negoziare una soluzione pacifica.