Barcellona, barche Global Sumud Flotilla dirette verso Gaza con aiuti umanitari rientrate in porto per “condizioni metereologiche pericolose”
La decisione è stata presa dopo che le unità della Flotilla, circa una ventina, avevano lasciato il porto catalano domenica 31 agosto alle 15, dirette verso la Tunisia. Dopo diverse ore di navigazione, però, i venti superiori ai 30 nodi e il mare agitato hanno imposto un rientro forzato. La ripartenza è fissata per oggi pomeriggio, sempre dal porto di Barcellona
Posticipata, per "evitare di correre rischi con le barche più piccole", la ripartenza delle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla dirette verso Gaza per portare aiuti umanitari alla popolazione palestinese visto il perdurare del genocidio in corso. A causa delle condizioni meteorologiche pericolose, "abbiamo effettuato una prova in mare e poi siamo tornati in porto per far passare il temporale". È quanto si legge in una nota diffusa dal Global Sumud Flotilla, in cui si spiega che le imbarcazioni sono rientrate nel porto di Barcellona. "Ciò ha comportato un ritardo nella nostra partenza per evitare di correre rischi con le barche più piccole", sottolineano gli organizzatori.
Barcellona, barche Global Sumud Flotilla dirette verso Gaza con aiuti umanitari rientrate in porto per “condizioni metereologiche pericolose”
La decisione è stata presa dopo che le unità della Flotilla, circa una ventina, avevano lasciato il porto catalano domenica 31 agosto alle 15, dirette verso la Tunisia. Dopo diverse ore di navigazione, però, i venti superiori ai 30 nodi e il mare agitato hanno imposto un rientro forzato. "Affrontando venti superiori ai 30 nodi e la natura imprevedibile del Mediterraneo, abbiamo preso questa decisione per dare priorità alla sicurezza e al benessere di tutti i partecipanti e per proteggere il successo della nostra missione", si legge ancora nel comunicato.
La sosta imprevista, spiegano i promotori, ha consentito di effettuare ulteriori modifiche alle imbarcazioni in vista della nuova partenza, fissata nel pomeriggio odierno, sempre dal porto di Barcellona.
Intanto la vicenda ha assunto anche una dimensione politica. La sindaca di Genova, Silvia Salis, ha inviato una lettera al ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani manifestando "particolare preoccupazione" per le parole di Itamar Ben-Gvir, ministro della Sicurezza nazionale del governo israeliano, che ha annunciato l’intenzione di trattare i volontari della Flotilla "alla stregua di terroristi".
Da qui l’appello della prima cittadina a Tajani, invitato a "monitorare con la massima attenzione la missione dei nostri concittadini, facendo sentire la vicinanza e l'appoggio delle istituzioni in una iniziativa di così alto valore".