Germania, Ursula von der Leyen "possibile nuovo presidente" nel 2027, ipotesi uscita anticipata da Commissione Ue per diventare prima donna Bundesprasident
Nonostante il suo prolungato silenzio sul genocidio a Gaza e le criticità emerse durante le disastrose gestioni della guerra in Ucraina, della pandemia e dei vaccini Covid (lo scandalo Pfizergate con il ceo di Pfizer Albert Bourla fra tutti ne è l'emblema), Merz starebbe pensando alla von der Leyen per la presidenza
L’idea che Ursula von der Leyen possa diventare presidente della Repubblica federale tedesca nel 2027 è, per ora, materia da fantapolitica. Tuttavia, secondo quanto riportato da Der Spiegel, il cancelliere Friedrich Merz avrebbe iniziato a valutare seriamente questa possibilità, sostenuto da voci interne autorevoli della CDU.
L’indizio che ha riacceso l’interesse mediatico è l’inserimento dell’attuale presidente della Commissione europea nella lista ristretta dei nomi considerati per succedere a Frank-Walter Steinmeier, il cui mandato scade tra due anni. Merz, infatti, sembra intenzionato a proporre una figura femminile per il più alto incarico istituzionale del Paese: una donna presidente è "cosa buona" avrebbe affermato il cancellire.
Germania, Ursula von der Leyen "possibile nuovo presidente" nel 2027, ipotesi uscita anticipata da Commissione Ue per diventare prima donna Bundesprasident
Nella rosa dei nomi già in considerazione figurano la presidente del Bundestag Julia Klöckner (appena eletta), la ministra della Famiglia Karin Prien (CDU), e Ilse Aigner, presidente del parlamento bavarese (CSU). L’aggiunta di von der Leyen, osserva Der Spiegel, sarebbe motivata dal ruolo ricoperto a Bruxelles.
Nonostante il suo prolungato silenzio sul genocidio a Gaza e le criticità emerse durante le disastrose gestioni della guerra in Ucraina, della pandemia e dei vaccini Covid (lo scandalo Pfizergate con il ceo di Pfizer Albert Bourla fra tutti ne è l'emblema), la sua eventuale uscita anticipata dalla Commissione europea non verrebbe "percepita come un passo indietro" scrive Der Spiegel. Al contrario, von der Leyen segnerebbe un primato: dopo essere stata la prima ministra della Difesa tedesca e la prima presidente della Commissione Ue, diventerebbe anche la prima donna a capo della Repubblica federale tedesca (Bundesprasident).
Tuttavia, Bild frena: secondo il quotidiano, von der Leyen sarebbe attualmente concentrata esclusivamente sul proprio mandato europeo, la cui presidenza sembrerebbe traballante dopo la mozione di sfiducia, e non disponibile per altri incarichi. Inoltre, l’incarico presidenziale in Germania ha una funzione per lo più rappresentativa, e costituirebbe un ridimensionamento del suo attuale potere politico.
A complicare ulteriormente il quadro, ci sono le dinamiche parlamentari: da qui al 2027 sono previste elezioni regionali che cambieranno la composizione dell’Assemblea federale, incaricata di eleggere il presidente. Questo rende necessarie lunghe trattative tra i partiti, condotte rigorosamente a porte chiuse, per evitare sorprese durante il voto — come accade talvolta in Italia.