Gaza, Francesca Albanese invoca sanzioni per Israele dopo raid ospedale Nasser: "Soccorritori e giornalisti assassinati, carneficina"
L’Onu denuncia l’attacco israeliano all’ospedale Nasser di Khan Yunis: almeno 20 vittime, tra cui 5 giornalisti. Albanese: “Rompete il blocco umanitario, imponete sanzioni a Tel Aviv”
La Relatrice speciale Onu per i diritti umani nei Territori occupati palestinesi, Francesca Albanese, ha denunciato ancora una volta l'azione di Israele, che all'alba di lunedì 25 agosto ha lanciato due raid sull'ospedale Nasser di Khan Younis, uccidendo almeno 20 persone, fra cui medici e giornalisti. La diplomatica ha invocato nuove sanzioni su Tel Aviv, ricordando che nell'attentato al nosocomio sono stati "assassinati soccorritori e membri della stampa", in una vera e propria "carneficina".
Gaza, Francesca Albanese invoca sanzioni per Israele dopo raid ospedale Nasser: "Soccorritori e giornalisti assassinati, carneficina"
Nuovo massacro a Gaza. L’ennesimo, che questa volta ha colpito il cuore della società civile: giornalisti e soccorritori. Secondo quanto riferito dal ministero della Sanità di Gaza, almeno 20 persone sono state uccise e decine ferite in seguito a due raid israeliani sull’ospedale Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia. Tra le vittime ci sono cinque giornalisti, impegnati a documentare la realtà della guerra, e membri della protezione civile.
L’inviata speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi, Francesca Albanese, ha denunciato con parole durissime l’attacco, lanciando un appello alla comunità internazionale: "Soccorritori uccisi in servizio. Scene come questa si verificano ogni momento a Gaza, spesso invisibili, in gran parte non documentate. Imploro gli Stati: quanto altro deve ancora essere visto prima di agire per fermare questa carneficina? Rompete il blocco. Imponete un embargo sulle armi. Imponete sanzioni".
Le sue parole sono giunte dopo la diffusione di un video che mostra un secondo raid israeliano in diretta televisiva, pochi minuti dopo il primo. Un’immagine agghiacciante, che conferma come Gaza sia ormai diventata un campo di sterminio quotidiano, dove anche i soccorritori e chi cerca di raccontare i fatti finiscono nel mirino.
Le vittime accertate includono Hossam al-Masri, collaboratore di Reuters; Mohammed Salama di Al Jazeera; Mariam Dagga, freelance che lavorava con l’Associated Press; e Moaz Abu Taha. Reuters ha confermato la morte di al-Masri e il ferimento di un altro collega, Hatem Khaled. L’AP ha espresso “sconcerto e dolore” per la perdita della giornalista 33enne Mariam Dagga.
Israele continua a colpire ospedali, scuole, campi profughi, con il pretesto della lotta ad Hamas, ma in realtà a pagare sono civili inermi, medici, soccorritori, cronisti. L’appello di Francesca Albanese è un grido di verità: senza sanzioni, senza un embargo sulle armi, senza la fine del blocco, Gaza resterà prigioniera di una violenza senza limiti.