Ucraina, summit Trump-Putin domani alle 21.30 italiane ad Anchorage: sul tavolo cooperazione economica Usa-Russia e condizioni territoriali
Alle 21.30, ora italiana, il vertice tra Trump e Putin in Alaska sull'Ucraina: sul tavolo, sicurezza globale e cooperazione economica, con aperture e condizioni territoriali per il cessate il fuoco, come anticipato da Il Giornale d'Italia
È fissato per domani, 15 agosto, alle 21.30 italiane, l'inizio del summit ad Anchorage, in Alaska, tra il presidente americano Donald Trump e il suo corrispettivo russo Vladimir Putin. Sul tavolo di discussione, questioni come la cooperazione economica fra i due Paesi e le condizioni territoriali per il cessate il fuoco su cui spinge il Cremlino, come anticipato da Il Giornale d'Italia.
Ucraina, summit Trump-Putin domani alle 21.30 italiane ad Anchorage: sul tavolo cooperazione economica Usa-Russia e condizioni territoriali
Il 15 agosto, alle 21:30 ora italiana, Donald Trump e Vladimir Putin si incontreranno alla base militare di Elmendorf-Richardson, ad Anchorage, in Alaska. Per motivi di sicurezza lo spazio aereo sulla città resterà chiuso per l’intera giornata.
Sul tavolo il tema centrale sarà il conflitto russo-ucraino. Trump, nelle ultime ore, ha ribadito di voler “fortemente un accordo di pace, anche se c'è il 25% di possibilità che il summit non vada bene” e ha avvertito che, se la guerra non si fermerà, “Putin affronterà gravi conseguenze”. Dal Cremlino, il presidente russo ha parlato di “sforzi sinceri” dell’amministrazione americana per una tregua, definendo il vertice “un’opportunità per creare le condizioni di una pace duratura”.
I temi sul tavolo: divisione dell'Ucraina e cooperazione economica, come anticipato dal GdI
Opportunità che, però, sono vincolate alla cessione di territori da parte dell'Ucraina: come anticipato da Il Giornale d'Italia, si sta ventilando l'ipotesi di una divisione del Paese in due zone, una filorussa, pari al 22% del territorio, e una filoeuropea, con in mezzo una zona demilitarizzata. Inoltre, Kiev dovrebbe retrocedere anche riguardo alla sua volontà di entrare nella Nato.
Oltre alla crisi ucraina, i due leader discuteranno di cooperazione economica — con particolare attenzione ai settori energetico e minerario — di controllo degli armamenti nucleari e della crescente competizione per l’Artico, sempre più strategico dal punto di vista geopolitico.
La scelta dell’Alaska come sede dell’incontro non è casuale. Ospitare Putin in territorio americano proietta Trump come mediatore e paciere, accrescendo il suo profilo internazionale e le ambizioni per un possibile Nobel per la pace. Per Mosca, la visita in suolo statunitense è un gesto simbolico di “buona volontà”, un “messaggio di pace” che richiama un precedente storico: la visita del leader sovietico Nikita Krusciov nel 1959, quando, ospitato da Dwight Eisenhower, promosse la “coesistenza pacifica” tra le due superpotenze.
Oltre alla valenza storica e diplomatica, esistono ragioni pratiche: l’Alaska è lo Stato USA più vicino alla Russia e, non riconoscendo Washington la Corte Penale Internazionale, il mandato d’arresto internazionale contro Putin non è applicabile sul territorio americano.
Il summit potrebbe aprire la strada a un evento altrettanto storico: un viaggio ufficiale di Trump a Mosca, il primo di un presidente Usa dal 2013, quando Barack Obama visitò la capitale russa.
Domani, al termine del faccia a faccia, è prevista una conferenza stampa congiunta. Nessun documento scritto è stato preparato, ma entrambi i leader hanno promesso di “illustrare la portata degli eventuali accordi raggiunti”.