Gaza, Pda: "Israele infetta intenzionalmente gli oltre 10mila prigionieri palestinesi e nega cure mediche, scabbia endemica nelle carceri"

Prigionieri palestinesi affetti da scabbia, malnutrizione e dolori cronici senza cure: il sistema carcerario israeliano è un’emergenza umanitaria

Allarme sanitario, oltre che umanitario, a Gaza. La Commissione per gli Affari dei Prigionieri Palestinesi (Pda) ha dichiarato che l'Israeli Prison Service (Ips) infetterebbe intenzionalmente gli oltre 10 mila prigionieri palestinesi detenuti negli istituti penali e neghrebbe loro le cure mediche. Ormai la scabbia sarebbe diventata endemica nelle carceri israeliane.

Gaza, Pda: "Israele infetta intenzionalmente gli oltre 10mila prigionieri palestinesi e nega cure mediche, scabbia endemica nelle carceri

Israele è nuovamente sotto accusa per le gravi violazioni dei diritti umani all’interno delle sue carceri, dove circa 10.800 prigionieri palestinesi — tra cui 450 minori e 50 donne — sono detenuti in condizioni sanitarie disastrose. Secondo la Commissione per gli Affari dei Prigionieri Palestinesi e numerose organizzazioni per i diritti umani, l’Israeli Prison Service sta deliberatamente negando cure mediche, contribuendo alla diffusione di malattie come la scabbia.

Tra i casi più allarmanti vi è quello di Hassan Imad Abu Hassan, detenuto da oltre tre mesi e affetto da scabbia, dopo essere stato costretto a dormire sul letto di un altro prigioniero infetto. A Alaa Al-Adham, originario di Beit Ula, è stata diagnosticata una grave condizione cutanea, con pruriti intensi e dolori alle cosce, ma non ha ricevuto alcuna assistenza sanitaria. Bilal Amr, detenuto nel carcere di Ofer, soffre invece di dolori cronici a schiena e piedi a causa di interventi chirurgici con inserti in platino. Nonostante le ripetute richieste, gli è stato negato l'accesso a cure adeguate, mentre la sua vista sta peggiorando rapidamente.

Secondo testimonianze raccolte da avvocati e attivisti, molti detenuti vivono senza accesso regolare a docce, sapone o vestiti puliti, dormono su materassi sporchi e condividono pochi articoli igienici. Le infezioni si diffondono rapidamente e le cure, quando fornite, sono minime: una sola pillola di paracetamolo o una crema distribuita una volta sola in mesi.

La situazione è ulteriormente peggiorata dall’aumento della popolazione carceraria dopo l’inizio delle ostilità a Gaza nell’ottobre 2023. L’Ips ha ridotto le razioni alimentari, provocando malnutrizione: alcuni detenuti raccontano di aver perso oltre 20 chili. La fame, le malattie e la tortura sistematica hanno già causato diverse morti in prigione.

Nonostante le petizioni e gli appelli legali, Israele continua a ignorare le convenzioni internazionali, tra cui la Quarta Convenzione di Ginevra, che impone il rispetto della dignità e della salute dei detenuti. Le prigioni israeliane, denunciano gli attivisti, sono oggi luoghi di umiliazione, sofferenza e annientamento fisico e psicologico per i prigionieri palestinesi.