Gaza, Netanyahu verso annessione della Striscia per mantenere appoggio ministro Smotrich: piano "Aurora" in realizzazione

Tel Aviv valuta l'annessione graduale di porzioni della Striscia: primo passo verso la realizzazione del piano "Greater Israel"

Nuovi inquietanti, ma non sorprendenti, sviluppi a Gaza: il premier Benjamin Netanyahu va sempre più verso l'annessione totale della Striscia. La motivazione ufficiale che ha apportato è stata quella di farlo per mantenere l'appoggio del ministro delle Finanze Bezalel Smotrich. In realtà, il piano "Aurora" è in piena realizzazione.

Gaza, Netanyahu verso annessione della Striscia per mantenere appoggio ministro Smotrich: piano "Aurora" in realizzazione

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu starebbe per sottoporre al proprio gabinetto un piano che prevede l’annessione graduale della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, la proposta nasce dalla necessità politica di mantenere in coalizione il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, leader del partito di estrema destra Sionismo Religioso, fondamentale per la tenuta del governo dopo l’uscita dei partiti ultraortodossi.

Il piano, illustrato al segretario di Stato americano Marco Rubio dal ministro per gli Affari Strategici israeliano Ron Dermer, prevederebbe un ultimatum ad Hamas per accettare un cessate il fuoco. In caso contrario, Israele darebbe inizio all’annessione progressiva di territori lungo la Striscia. Il primo passo riguarderebbe la cosiddetta "zona cuscinetto" — una fascia adiacente al confine israeliano — seguita poi dalle aree settentrionali prossime alle città israeliane di Sderot e Ashkelon. L’annessione proseguirebbe a fasi, fino a estendersi all'intero territorio di Gaza. Uno step verso la realizzazione del piano "Greater Israel", che punta a un'espansione in tutto il Medio Oriente dello Stato ebraico.

Tale iniziativa, letta come una risposta alla pressione delle frange più radicali del governo, si inserisce nel contesto del discusso piano "Aurora”, che prevede la deportazione della popolazione palestinese verso il sud della Striscia, in particolare nelle aree di Rafah, al confine con l’Egitto. Un’operazione che molte Ong e osservatori internazionali definiscono una forma di "deportazione mascherata".

Bezalel Smotrich ha legato la sua permanenza nel governo all’attuazione concreta del piano di annessione, ritenuto una “mossa strategicaper sradicare Hamas e ridefinire il controllo di Gaza. Sebbene non abbia commentato l’aumento degli aiuti umanitari approvato da Netanyahu — mossa da lui contestata — Smotrich ha scelto di non rompere con il premier, in attesa di “risultati concreti sul campo”.