Israele, operazioni "Nozze Rosse" e "Narnia" per eliminare comandanti militari e scienziati iraniani, ispirate al Trono di Spade e libri di Lewis

Due attacchi aerei mirati su Teheran per eliminare i principali esponenti militari e gli scienziati nucleari della Repubblica islamica

Il 13 giugno, allo scoccare della mezzanotte, i vertici militari israeliani erano riuniti in un bunker sotto il quartier generale dell’Aeronautica. Dai loro schermi seguivano in tempo reale le operazioni “Nozze rosse” e "Narnia", facenti parte della più grande Operazione Rising Lion, due attacchi aerei mirati su Teheran per eliminare i principali esponenti militari e gli scienziati nucleari della Repubblica islamica. In pochi minuti, l’operazione ha portato all’uccisione di circa 30 alti comandanti iraniani, oltre a nove scienziati nucleari colpiti nelle rispettive abitazioni.

Israele, operazioni "Nozze Rosse" e "Narnia" per eliminare comandanti militari e scienziati iraniani, ispirate al Trono di Spade e libri di Lewis

Il nome dell’operazione Nozze Rosse si ispira a una celebre scena de Il Trono di Spade, in cui durante un matrimonio avviene un massacro inaspettato degli invitati da parte della famiglia della sposa. "Proprio come Israele che culla l’Iran in un falso senso di sicurezza prima dell’attacco", hanno fatto sapere i servizi segreti israeliani. A rafforzare questa illusione, l’ufficio del Primo ministro Benjamin Netanyahu aveva annunciato un fine settimana di pausa per celebrare il matrimonio del figlio maggiore, Avner, previsto per il 16 giugno. Né Avner né la moglie di Netanyahu, Sarah, erano a conoscenza del fatto che il premier stesse posticipando le nozze per coordinare l’operazione militare, pianificata da tempo per la notte del 13.

Una delle fasi più delicate e complesse del blitz – talmente ambiziosa da essere internamente chiamata “Operazione Narnia”, in riferimento al mondo fantastico creato da C.S. Lewis – è stata l’eliminazione quasi simultanea dei nove scienziati nucleari nelle loro abitazioni a Teheran. L’operazione è frutto di un piano che affonda le sue radici al 2009.

Nei mesi precedenti, Israele aveva già condotto una serie di sabotaggi contro il programma nucleare iraniano, inclusi attacchi mirati a scienziati e impianti strategici. Tuttavia, questi non avevano raggiunto l’obiettivo sperato, rafforzando la convinzione che solo un attacco diretto dall’alto avrebbe potuto fermare l’avanzamento del programma atomico.

Gli agenti del Mossad avevano anche introdotto segretamente in Iran centinaia di droni carichi di esplosivo, camuffandoli tra i bagagli e i carichi commerciali. Allo stesso tempo, squadre di incursori erano state posizionate in prossimità delle postazioni missilistiche iraniane, pronte a colpire al momento dell’attacco.