Tregua Israele-Iran, ok di Trump a Putin a nessun "regime change" a Teheran in cambio di un non intervento in Medioriente, allo zar concessioni in Ucraina - RETROSCENA
Come già anticipato dal Giornale d'Italia, mano libera di Trump a Putin in Ucraina, ma prima, la questione "regime change", che si sarebbe risolta in cambio di un non intervento di Mosca in Medioriente
La tregua tra Israele e Iran è stata resa possibile anche grazie anche al patto tra Trump e Putin. Uno dei temi di discussione della guerra dei 12 giorni è stato il cosiddetto "regime change" in Iran, vale a dire sovvertire l'autorità politica dell'ayatollah Khamenei e sostituirlo, magari proprio con Reza Pahlavi, figlio dell'ex Scià di Persia, vicino ad Usa e Israele.
Tuttavia, secondo fonti raccolte nel deep State dal Giornale d'Italia, una delle richieste di Putin era proprio quella di evitare uno scenario del genere, dato che per lo zar avrebbe significato la perdita di un altro alleato, dopo la Siria di Assad. A Khamenei, Putin avrebbe anche offerto un salvacondotto in Russia.
In cambio, Putin si è impegnato a non intervenire in Medioriente, dove un coinvolgimento della Russia avrebbe inevitabilmente significato un'espansione del conflitto, soprattutto se Khamenei fosse stato rovesciato. E come peraltro già anticipato dal Giornale d'Italia, allo zar è stato dato l'ok a concessioni in Ucraina.
Tregua Israele-Iran, ok di Trump a Putin a nessun "regime change" a Teheran in cambio di un non intervento in Medioriente, allo zar concessioni in Ucraina - RETROSCENA
Il patto tra Trump e Putin ha fatto la differenza per raggiungere ad una tregua tra Israele e Iran. Se da una parte il tycoon aveva ricevuto l'ok da parte del suo omologo russo per attaccare i siti nucleari iraniani di Fordow, Natanz ed Isfahan, dall'altra lo zar ha chiesto di non eccedere, ed evitare un "regime change" che per lo zar avrebbe significato perdere un altro alleato di peso in Medioriente dopo Assad.
Il presidente russo aveva accolto le richieste di Trump per avere mano libera in Ucraina e Asia Centrale, asserendo come una sconfitta di Teheran non sarebbe stata colpa di Mosca. Lo Stato islamico era dunque rimasto con la sola Cina come alleata, ma la guerra per adesso è cessata.
Un'escalation avrebbe significato anche il coinvolgimento della Russia, già impegnata nella guerra in Ucraina, dove avrebbe ricevuto mano libera proprio da Trump. Il presidente americano, interrogato sulla questione, ha dichiarato: "Putin mi ha chiesto se avevo bisogno di aiuto per l’Iran. Gli ho risposto di no. Ho bisogno di aiuto, invece, per quello che sta facendo lui. Spero di arrivare a un accordo anche con la Russia perché quello che accade è vergognoso: altri seimila morti la scorsa settimana".