Israele, Onu: "Attacchi di Tel Aviv crimine di sterminio contro l'umanità, campagna per annientare la vita palestinese a Gaza"
Il presidente della Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati: "Gli attacchi di Tel Aviv sono un crimine di sterminio contro l'umanità"
L'Onu ha ribadito che Israele "sta compiendo un crimine di sterminio contro l'umanità, una campagna per annientare la vita palestinese a Gaza".
Israele, Onu: "Attacchi di Tel Aviv crimine di sterminio contro l'umanità"
Segnali sempre più numerosi indicano che "Israele sta conducendo una campagna concertata per annientare la vita palestinese a Gaza", ha denunciato il presidente della Commissione d'inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Navi Pillay. In un nuovo rapporto, pubblicato oggi, 10 giugno 2025 a Ginevra, Pillay ha affermato che gli attacchi israeliani contro istituti educativi, religiosi e culturali nei territori Palestinesi occupati costituiscono "crimini di guerra" e ha ribadito, "il crimine di sterminio contro l'umanità".
L'Onu ha denunciato più volte Israele parlando di genocidio e tre mesi fa Oxfam aveva fatto sapere che “a Gaza il 98% dell’acqua non è potabile e 2 milioni di sfollati sono allo stremo, costretti a berne di contaminata o salata. Oltre il 70% delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sono state distrutte o danneggiate a causa dei bombardamenti israeliani e hanno lasciato la popolazione senza accesso a fonti di acqua pulita. Ospedali e strutture mediche faticano a fornire cure essenziali in un contesto in cui l’accesso all’acqua pulita manca”.
Numerosi esperti di storia e guerre hanno usato la parola genocidio, anche moltissimi personaggi televisivi, dello spettacolo e diversi uomini politici. Da ultimo il presidente del brasile Lula Da Silva.
La Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, in un monologo a Le iene su Italia 1: "Israele sta commettendo un genocidio. Il crimine di genocidio è la distruzione deliberata, totale o parziale di un gruppo in quanto tale. Non contano i mezzi, che siano camere a gas, macete o droni. Non conta. È l'intento ciò che conta. Uccidere, torturare, affamare, spezzare mentalmente o fisicamente, infliggere condizioni di vita intollerabili intenzionalmente a un gruppo allo scopo di distruggerlo".
Il professore di Sociologia del Terrorismo alla Luiss, Alessandro Orsini, ospite ad Accordi&Disaccordi ha dichiarato: “A Gaza non ci sono crimini di guerra semplicemente perché non c’è una guerra, perché una guerra implica lo scontro tra due eserciti“. Poi ha ricordato l'elemento della pianificazione di un disegno che prevede l’eliminazione dei gazawi: “Quello che c’è a Gaza, l’ha detto Smotrich (Bezalel Smotrich, leader della destra messianica israeliana, ndr) il 6 maggio scorso, è l’eliminazione scientifica, pianificata e organizzata dei civili palestinesi. Lui è il ministro delle Finanze israeliano e ha detto così testualmente: ‘Gaza sarà completamente distrutta. Noi stiamo sparando sui civili sostanzialmente per costringerli ad abbandonare Gaza‘”.
“Smotrich che ha dichiarato che Israele sta sparando intenzionalmente sui civili perché non c’è un esercito palestinese contro cui sparare, contro cui fare una guerra. Israele d’intesa con Trump intende deportare 1 milione e mezzo di palestinesi da Gaza e impedire loro, lo ha detto Trump, di fare ritorno per sempre. Quindi questa eventualmente è pulizia etnica ma la letteratura scientifica su questi temi fa difficoltà a distinguere tra genocidio e pulizia etnica perché si assomigliano molto. Quindi parlare di crimini di guerra per Gaza secondo me è davvero inadeguato alla luce di quello che sta accadendo”, ha concluso Orsini.