Ucraina, Russia chiede riunione Consiglio di Sicurezza Onu, Polyanskiy: “Paesi Ue minacciano pace, impediscono risoluzione conflitto”

La riunione, che si preannuncia tesa, è prevista per il prossimo 30 maggio al Palazzo di Vetro di New York

La Russia chiede ufficialmente la convocazione di una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, puntando il dito contro l’Europa. A renderlo noto è stato il vice ambasciatore russo all’Onu, Dmitry Polyanskiy, secondo cui alcuni Paesi europei starebbero rappresentando una “minaccia alla pace” e ostacolando una “risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina”.

Russia chiede riunione Consiglio di Sicurezza Onu, Polyanskiy: “Paesi Ue minacciano pace, impediscono risoluzione conflitto”

La riunione, che si preannuncia tesa, è prevista per il prossimo 30 maggio al Palazzo di Vetro di New York. Mosca accusa apertamente, tramite Dmitry Polyanskiy, i partner europei di voler sabotare ogni iniziativa diplomatica, mentre le tensioni sul fronte orientale si fanno sempre più aspre.

Dura la risposta che arriva da Berlino. Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha dichiarato con fermezza: “Se la parte russa non è nemmeno disposta ad accettare un invito del Vaticano o una mediazione da parte del Vaticano per tenere un incontro altrove, allora ciò dimostra che Putin e la Russia chiaramente non avevano alcun interesse al momento a giungere a un cessate il fuoco, a un cessate il fuoco o persino a un accordo di pace. E questo significa, in effetti, che l'Ucraina deve continuare a difendersi e che dobbiamo intensificare i nostri sforzi per consentire all'Ucraina di difendersi”.

Merz non si è fermato qui e ha lanciato un messaggio all'intera comunità occidentale: “L'intero spazio in cui viviamo è a rischio. L'ordine politico che abbiamo stabilito insieme alla Russia dopo il 1990 è fondamentalmente messo in discussione. E se così fosse, allora è giunto il momento per tutti noi di difenderci insieme. Siamo minacciati e ci difenderemo”.

Merz minaccia: "A Kiev inviate armi senza limiti di gittata, può attaccare postazioni in Russia", il Cremlino: "Decisione pericolosa"

Merz ha affermato che non sono solo le armi della Germania a non avere più limiti: "Non ci sono più restrizioni di raggio d'azione sulle armi fornite all'Ucraina, né da parte britannica, né da parte francese, né da parte nostra, né da parte americana" ha detto il leader tedesco, aggiungendo che "ora l'Ucraina può difendersi anche attaccando posizioni militari in Russia, ad esempio. Fino a qualche tempo fa non poteva farlo, adesso può farlo". Non solo le armi tedesche quindi sono fornite senza vincolo, ma anche quelle di altri paesi dei "Volenterosi" come Regno Unito e Francia, a cui si aggiungono poi quelle statunitensi. Nelle ultime ore il presidente Donald Trump si è espresso in maniera forte ed insolita nei confronti di Vladimir Putin, e molto duramente contro Volodymyr Zelensky, più volte "ripreso" dal tycoon.

La risposta del Cremlino davanti ad una simile affermazione non si è fatta attendere. Il portavoce di Putin, Dmitrj Peskov, ha definito "piuttosto pericolose, se venissero prese" le decisioni di rimuovere le restrizioni sulla gittata delle armi fornite a Kiev "Queste potenziali decisioni, se mai venissero effettivamente prese, sono in assoluto contrasto con le nostre aspirazioni a raggiungere una soluzione politica", ha dichiarato Peskov. Il Cremlino ha infatti più volte ribadito di voler una pace duratura e la fine della guerra, se però Kiev accetterà le condizioni russe.