Morte di Nasrallah, Safieddine nuovo leader Hezbollah, Idf prepara nuova invasione in Libano, "1 milione di sfollati"

Un lavoro di mesi dell'intelligence israeliana che ha visto un furto di documenti cruciali in Siria, Nasrallah tratto in inganno dal viaggio a NY di Netanyahu e costretto al summit di persona dai bombardamenti che rendevano le comunicazioni difficili

Dopo la morte di Hassan Nasrallah, storico leader di Hezbollah da oltre 30 anni ucciso dalle forze israeliane nel raid di venerdì scorso a Beirut insieme a centinaia di civili nel distretto meridionale di Dahiya, Hashem Safieddine, da tempo considerato tra i possibili successori di Nasrallah, è stato annunciato come nuovo segretario generale del partito islamista. Nel mentre, l’Idf prepara una nuova invasione di terra del Libano da quella del 2006: a sostenerlo sarebbero stati due alti funzionari dell'amministrazione Usa interpellati dalla CNN, secondo i quali però, Israele starebbe ancora valutando alcuni elementi prima di dare il via libera definitivo ad un'incursione di terra nel sud del Paese dei cedri. A seguito dei ripetuti attacchi israeliani nel sud del Libano da lunedì, circa "1 milione di sfollati" stanno abbandonando le loro case per trovare rifugio dai bombardamenti altrove. Lo riporta sempre la CNN citando Nasser Yassin, capo dell'Osservatorio sulla crisi libanese: "Più di 100.000 persone sono state registrate ufficialmente, ma si stima che molte di più, fino a 250.000, si trovino in rifugi collettivi formali e informali", ha aggiunto. "Stimiamo che il numero di persone direttamente colpite e/o sfollate al di fuori dei rifugi sia quattro volte superiore", ha concluso Yassin, che è anche ministro dell'Ambiente del Paese.

Come è stato ucciso Nasrallah, l’operazione che durava da mesi

La diplomazia occidentale si era impegnata per una proposta di tregua di 21 giorni confezionata da Usa e Francia, tanto che i mediatori sembravano essere vicini ad un risultato. Poi è arrivato lo stop di Netanyahu che ha usato il no dell’estrema destra e il rischio di una crisi di governo come schermo per il suo bluff: un modo per guadagnare tempo. Già da mercoledì l’intelligence israeliana aveva raccolto la prima segnalazione su una possibile riunione di Nasrallah a Dahiye ed aveva informato il premier israeliano con il quale c’era stato un consulto operativo. Poi, tra ipotesi di cancellazione e rinvii, Netanyahu alla fine era partito per New York per parlare all'Assemblea generale Onu. Il sospettoso Nasrallah potrebbe aver pensato che la presenza del primo ministro dello Stato ebraico nella metropoli americana potesse rappresentare un varco temporaneo per muoversi con minori rischi, approfittando per presentarsi ad un summit di Hezbollah di persona, soprattutto dal momento che i bombardamenti israeliani hanno reso difficili le comunicazioni tra le varie roccaforti del gruppo. Incalzato in Libano e Siria, aveva gli occhi del Mossad puntati addosso: per l’operazione israeliana sembra sia stato cruciale un furto di documenti rilevanti durante un’incursione a Maysaf, località siriana dove ufficialmente era stato distrutto un centro per la produzione di armi.

Chi è Safieddine, braccio destro di Nasrallah nel consiglio esecutivo di Hezbollah

Hashem Safieddine (o Safi Al Din) è stato annunciato come nuovo segretario generale dell’organizzazione islamista Hezbollah. Safieddine, 59 anni, è stato a lungo considerato il braccio destro di Nasrallah, un uomo discreto ma potente, responsabile dell'amministrazione finanziaria e organizzativa di Hezbollah. Sebbene non sia stato un volto pubblico di primo piano, ha giocato un ruolo cruciale nella gestione interna del partito, lasciando al suo cugino maggiore la guida strategica e politica. L'influenza di Safieddine non si limita al Libano ma si estende anche all'Iran dove ha trascorso anni studiando a Qom, il centro nevralgico dell'istruzione religiosa sciita. I suoi stretti legami con Teheran si sono ulteriormente consolidati nel 2020, quando suo figlio Rida ha sposato Zainab Soleimani, figlia del generale Qassem Soleimani, comandante della Forza Quds iraniana ucciso in un attacco statunitense. Per questo è emerso proprio il nome di Safieddine come principale candidato alla guida del Partito di Dio. Nel frattempo un funzionario iraniano ha dichiarato alla rete americana Nbc che Teheran inizierà nei prossimi giorni la registrazione per l’invio di truppe in Libano, in seguito all’attacco israeliano in cui è morto il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. L’ayatollah Mohammad Hassan Akhtari, vicepresidente dell’Iran per gli affari internazionali, ha dichiarato che i funzionari daranno il permesso di schierare le truppe in Libano e sul versante siriano delle alture del Golan: "Possiamo inviare truppe in Libano per combattere contro Israele, proprio come abbiamo fatto nel 1981", ha affermato.