Libano, 600 morti di cui 100 donne e 50 bambini nel raid israeliano, attacco Idf ospedale di Bint Jbail: “Civili in fuga in Siria”
L'esercito israeliano ha attaccato nuovamente il Libano. Il bilancio delle vittime è salito a 600 e aumentano gli aiuti umanitari agli sfollati. Colpito dall'Idf anche l'ospedale di Bint Jbail. Nelle ultime ore sono decine di migliaia i civili libanesi fuggiti in Siria
Le vittime dei raid israeliani in libano sono salite a 600 di cui almeno 100 donne e 50 bambini, ha affermato il Ministero della Salute libanese. La giornata di ieri è stata la “più sanguinosa” per il Libano dalla fine della guerra civile del 1975-1990. Israele ha dato il via a nuovi raid aerei nel Libano orientale a Baaldalbek e nelle aree circostanti, nella citta di Talia e nella periferia di Shamstar. La Nna ha riferito che Israele ha preso di mira un ponte nel Libano meridionale: “Al-Mahmoudiya, vicino ad Al-aishiya nell'area di Jazzine, è sottoposta a diversi attacchi aerei, in particolare prendono di mira il ponte che separa le regioni di Jezzine e Marjeyoun”.
Beirut, 600 morti di cui 100 donne e 50 bambini nel raid israeliano
Il ministro della salute libanese, Firass Abiad, ha annunciato in una conferenza stampa che, questa mattina, l'Idf ha “colpito l'ospedale di Bint Jbail” nel sud del Libano causando 1835 feriti. Abiad ha aggiunto che: “Il personale medico ha lavorato al massimo per prendersi cura di tutti i pazienti”. Nella giornata di ieri le esplosioni, che avevano colpito anche cliniche e ambulatori, hanno causato la morte di 4 paramedici.
Civili fuggiti in Siria e 2 membri dello staff Onu deceduti sotto i bombardamenti
Fonti di Sicurezza di Damasco hanno riferito che da ieri sono decine di migliaia i libanesi fuggiti in Siria dopo i raid aerei di Israele. Inoltre, come riferito da fonti ufficiali, Israele ha condotto un attacco aereo su Ghobairi, un quartire di Dehiah, sobborgo meridionale di Beirut. L'attacco israeliano è avvenuto durante un funerale di 8 persone, tra cui 5 donne tutte della stessa famiglia, uccise venerdì nell'attacco dell'Idf su Dahieh. Un altro uomo sdarebbe morto dopo un attacco dei caccia israeliani su un palazzo di tre piani nella zona di al Rabiri, nel quartire di Dahayeh. Negli attacchi sono deceduti anche due membri dello staff dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati. Ad annunciarlo con un post su X, il direttore generale dell'organizzazione, Filippo Grandi.
Il supporto medico e psicologico di Msf
Medici senza frontiere ha dichiarato di stare aumentando la sua risposta ai bisogni umanitari nel Libano dopo gli incessanti attacchi di Israele. Il team della ong sta distribuendo generi di prima necessità come kit igenici e materassi nei rifugi dei civili in tutto il Paese. Le cliniche mobili stanno fornendo assistenza sanitaria di base e supporto psicologico agli sfollati. Inoltre, l'organizzazione sta gestendo un servizio telefonico per le persone che necessitano di supporto psicologico ed emotivo. Lo staff di Msf ha riferito di aver assistito personalmente ai bombardamenti vicino alle loro case nel sud del Libano e a Baalbek-Hermel.