Ucraina, Biden verso l’ok a UK per missili a lunga gittata contro la Russia, Putin: "Se Kiev li lancia, Nato in guerra e Mosca risponderà"

Voci di un via libera a Kiev da Usa e Gran Bretagna per l'uso di Storm Shadow, Putin "La diretta partecipazione dell'Occidente cambia l'essenza del conflitto in Ucraina"

Escalation pericolosa nelle ultime ore, sottolineata dalle parole di Putin in un'intervista televisiva ripresa dal canale Telegram del Cremlino: "Se Kiev usa missili occidentali in Russia, i Paesi NATO sono in guerra con la Russia". Questo perché, ha spiegato Putin, "solo le forze armate della Nato" sono in grado di utilizzare i sistemi missilistici a lungo raggio, mentre "le forze armate ucraine" non ne hanno la capacità.
Putin ne deduce quindi che "Tenendo conto del cambiamento della stessa essenza del conflitto, in questo caso prenderemo le decisioni appropriate sulla base delle minacce che ci verranno rivolte". 

Per il premier russo "Quindi, il punto non è se permettere al regime ucraino di colpire la Russia con queste armi. Si tratta di decidere se i Paesi della Nato sono coinvolti direttamente in un conflitto militare oppure no. Se questa decisione verrà presa, non significherà altro che la partecipazione diretta dei paesi della Nato - Stati Uniti, Paesi europei - nella guerra in Ucraina" che significa nella "guerra contro la Russia"  

Il viaggio in Polonia di Blinken e i missili a lunga gittata

La questione nasce, secondo fonti diplomatiche, dal viaggio del segretario di Stato americano Antony Blinken e del ministro degli Esteri britannico David Lammy a Kiev e quindi del primo in Polonia, proprio per discutere delle richieste di missili a lunga gittata per colpire la Russia. 

Fonti del Governo britannico dicono che una decisione per il via libera all'Ucraina per gli Storm Shadow britannici ma non ancora per gli Atacms Usa "è stata già presa" da Usa e Regno Unito che avrebbero inteso ufficializzarla al "momento opportuno".

Il permesso a Kiev da parte di Usa e GB ad utilizzare i missili a lungo raggio, per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov "è stata presa già da molto tempo", come ha spiegato in un'intervista rilanciata dalle agenzie, precisando che aumenta il coinvolgimento occidentale nel conflitto ucraino e provocherà una reazione di Mosca, una risposta "appropriata".

Il segretario di Stato americano Antony Blinken, da Varsavia, nel corso della conferenza stampa congiunta di giovedì 12 settembre con il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski, ha detto che "l'Ucraina può vincere la guerra in corso; ci adoperiamo per questo motivo", aggiungendo che Kiev "ha diritto di adattarsi alle nuove strategie militari impiegate dalla Russia". 

Il ministro Sikorski ha aggiunto che l'Ucraina "ha diritto di usare l'arma occidentale per impedire i crimini di guerra provocati dall'aggressione russa contro la popolazione civile".

L'offensiva a Kursk e gli operatori del CICR uccisi

Stamane Russia e Ucraina avevano confermato una controffensiva dell'esercito di Mosca nella regione russa di Kursk.

Nel pomeriggio su X Volodymyr Zelensky ha parlato di "un altro crimine di guerra. Oggi l'occupante ha attaccato veicoli del Comitato internazionale della Croce Rossa in missione umanitaria nella regione del Donetsk. Sappiamo che due persone ferite stanno ricevendo cure. Sfortunatamente tre persone sono state uccise in questo attacco russo". Kiev ha precisato che le tre vittime sono cittadini ucraini.

Putin - riferiscono fonti russe - ha annunciato la visita a Mosca del presidente iraniano Masud Pezeshkian, anche per firmare un nuovo trattato bilaterale tra i due Paesi, ricevendo a San Pietroburgo il capo del Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano, Ali Ahmadian.

Dagli USA sono circolate con insistenza voci di una fornitura di missili iraniani alla Russia, voci smentite con decisione da Teheran.

Ribadendo che qualunque affermazione riguardante la vendita di missili balistici alla Russia da parte dell'Iran è completamente infondata e falsa, agli ambasciatori di Francia, Regno Unito, Olanda e Germania, convocati separatamente presso il ministero degli esteri di Teheran, riferiscono fonti iraniane, il direttore generale del dipartimento per l'Europa occidentale presso il ministero degli esteri iraniano ha spiegato che la Repubblica islamica darà una risposta appropriata all'approccio ostile dell'Occidente nei confronti della nazione iraniana.

La lista nera dei giornalisti occidentali

Nel tardo pomeriggio da Mosca è stata diffusa la lista dei giornalisti accusati di essere entrati illegalmente sul territorio nazionale al seguito delle truppe d'invasione ucraine nella regione di Kursk. A riferirlo è la Tass che cita il database del ministero dell'Interno.

Nell'elenco l'italiana "Battistini Stefania, nata il 16 aprile 1977, ricercata in base a un articolo del Codice penale della Federazione Russa", che rischia una pena fino a 5 anni di reclusione. I servizi d'intelligence interni avevano iniziato un'azione penale contro Battistini, l'operatore Traini, Simon Connolly di Deutsche Welle, Nick Walsh della CNN e le giornaliste ucraine Natalia Nagornaya, Diana Butsko e Olesya Borovik.