21 Aprile 2024
Colosseo Roma (fonte Twitter Ministro Esteri Israele)
Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha pubblicato su Instagram, nel giorno del Natale di Roma, una foto del Colosseo su cui stanno per abbattersi sei missili provenienti dall'Iran, seguita dal video di un attacco alla Tour Eiffel a Parigi. In questo modo Israele ha voluto avvertire il mondo delle possibili conseguenze se l'Iran non verrà fermato.
"Il recente attacco dell'Iran a Israele - ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz - è solo un'anteprima di quello che le città di tutto il mondo possono aspettarsi se il regime iraniano non verrà fermato. Il mondo deve designare le Guardie rivoluzionarie iraniane come un'organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi".
"Il mondo deve designare l'IRGC (il Corpo delle guardie della rivoluzione islamica) come organizzazione terroristica e sanzionare il programma iraniano di missili balistici, prima che sia troppo tardi", si legge ancora. A corredo della foto del Colosseo come ipotetico bersaglio di Teheran, spunta la seguente frase: "Missili iraniani in arrivo in una città vicino a te. Fermiamo l'Iran prima che sia troppo tardi".
Sul web molti utenti hanno definito l'immagine di cattivo gusto, sostenendo che Israele in questo modo stia creando allarmismo, favorendo l'ostilità degli altri Paesi nei confronti dell'Iran e una possibile escalation.
Intanto l'Iran International, tv iraniana con sede a Londra, ha diffuso immagini satellitari di quello che sostiene essere il sito colpito nell'attacco israeliano avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Le analisi delle immagini satellitari - che mostrano il sito prima e dopo il raid - "confermano le notizie secondo cui la parte centrale di un sistema di difesa aerea S-300 alla base aerea di Isfahan è stato colpito in un presunto attacco israeliano".
“Non credo che ci sia l'ipotesi di un attacco all'Occidente" da parte dell'Iran "che pure commette errori gravi, come dare droni alla Russia, dare droni e armi a Hezbollah e agli Houti e questo non va bene. Dobbiamo evitare di creare il panico", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine della visita al Salone del Mobile. “Io non mi preoccupo - ha poi aggiunto -. Più che preoccuparsi, bisogna occuparsi. Noi abbiamo lavorato per la de-escalation, cercando di utilizzare tutti gli strumenti diplomatici possibili per evitare che ci sia un peggioramento della situazione. Mi pare che qualche risultato lo abbiamo ottenuto”. L'impegno preso, ha spiegato il titolare della Farnesina, “è quello di continuare a lavorare in maniera coordinata per raggiungere il cessate il fuoco a Gaza, quindi la liberazione di tutti gli ostaggi e gli aiuti umanitari per la popolazione civile”. Secondo Tajani “bisogna cercare di disinnescare la tensione”.
Tajani ha infine evidenziato di aver chiesto “a Israele di non fare attacchi di terra a Rafah" e che “dobbiamo evitare di creare il panico, fermo restando che noi siamo amici di Israele e il diritto di Israele ad esistere non può essere messo in discussione”. L'ipotesi di cancellare Israele dalla carta geografica “è un periodo ipotetico della irrealtà - ha concluso il ministro -. L'obiettivo finale è due popoli e due Stati che si riconoscono mutualmente. Uno Stato Palestinese che nasce, se vuole il nostro sostegno e riconoscimento, deve riconoscere Israele come poi Israele dovrà riconoscere lo Stato palestinese".
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