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Sparatoria sul set in America, Baldwin incriminato formalmente per omicidio volontario: rischia 18 mesi

Accusa di omicidio involontario anche per l’armiera Hannah Gutierrez-Reed. Sul set del film "Rust" ha perso la vita a direttrice della fotografia Halyna Hutchins

01 Febbraio 2023

Sparatoria sul set in New Mexico, Baldwin incriminato formalmente

Fonte Twitter: M1PowerSports

È stato formalmente incriminato per omicidio volontario l'attore Alec Baldwin per la sparatoria sul set del film "Rust". Simile accusa anche per l'armiera Hannah Gutierrez-Reed. La decisione segue il caso della morte della direttrice della fotografia del film Halyna Hutchins, 42 anni. Sono i media Usa a riportarlo, e aggiungono che ora Baldwin rischia fino a 18 mesi di carcere. La probabile causa dell'incidente secondo Robert Shilling, un investigatore speciale dell’ufficio del procuratore distrettuale sarebbe da ricercarsi in una "distrazione" dell'attore con una pistola di scena in mano ed il cellulare nell'altra, mentre parlava coi membri della sua famiglia.

Sparatoria sul set Usa, Baldwin incriminato formalmente: rischia 18 mesi

L'incriminazione di Baldwin e Gutierrez-Reed era stata preannunciata due settimane dalla procuratrice di Santa Fe Mary Carmack-Altwies. La vittima è morta dopo che Baldwin ha sparato con una pistola caricata con proiettili veri. Per Shilling se l'attore avesse eseguito i controlli di sicurezza obbligatori con l’armiere Hannah e non avesse puntato la pistola contro Hutchins la "tragedia non si sarebbe verificata": ecco perchè anche è tirata in mezzo anche la responsabile delle armi che lavorava sul set del film "Rust"

"Questa sconsiderata deviazione dagli standard noti, dalla prassi e dal protocollo ha causato direttamente la sparatoria fatale", ha affermato. "Baldwin sapeva che la prima regola per la sicurezza delle armi è non puntare mai una pistola contro qualcuno a cui non intendi sparare", ha aggiunto. Si è rifiutato di commentare Luke Nikas, l'avvocato di Baldwin e ha fatto riferimento a una precedente dichiarazione in cui ha definito le accuse un "terribile errore giudiziario" che lui e il suo cliente avrebbero combattuto e vinto. "Il Sig. Baldwin non aveva motivo di credere che ci fosse un proiettile vivo nella pistola — o in qualsiasi parte del set del film — afferma la dichiarazione —. Ha fatto affidamento sui professionisti con cui ha lavorato".

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