29 Dicembre 2022
Fonte: Imago
Anche gli Usa si adeguano alla situazione proveniente dalla Cina e come l'Italia dispongono l'obbligo di test Covid negativo per chi arriva dal gigante asiatico a partire dal 5 gennaio. La presa di posizione, dichiarata dai responsabili avviene dopo l'esplosione di casi in Cina che ha visto 250 milioni di positivi nei primi 20 giorni di dicembre. A Malpensa nella giornata del 26 dicembre, un passeggero su due è risultato positivo al tampone. E ora anche Washington si adegua.
Anche Giappone, India e Malesia si sono rassegnate alla situazione ed hanno imposto la stessa misura mentre l'Ue deciderà nelle prossime ore la posizione da adottare dopo che anche il ministro Schillaci aveva chiesto di muoversi nella direzione italiana. Un funzionario federale Usa ha dichiarato che "tutti i passeggeri di età pari o superiore a due anni provenienti dalla Cina dovranno sottoporsi al test non più di due giorni prima della partenza dalla Cina, da Hong Kong e da Macao, e mostrare il risultato negativo del test alle compagnie aeree al momento della partenza".
La misura imposta da Washington varrà per tutti i passeggeri di età pari o superiore a 2 anni. Gli Stati Uniti hanno anche aggiunto che "Pechino non sta condividendo abbastanza informazioni sull'aumento dei casi di coronavirus nel Paese". D'altronde il numero dei decessi nel Paese è sempre sembrato abbastanza sospetto alla luce dei contagi e della popolazione che vanta la Cina.
"Sappiamo che queste misure non elimineranno tutti i rischi. Tuttavia potranno limitare il numero di contagi e ci forniranno un campanello d’allarme per la diffusione di nuove varianti", è la speranza dei funzionari statunitensi. Il test dovrà essere presentato da tutti i passeggeri, indipendentemente dalla loro cittadinanza e dalle vaccinazioni cui si sono sottoposti.
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