Il guitto Zelensky nominato "personaggio dell'anno". Siamo al di là del ridicolo...

È il presidente ucraino Volodymyr Zelensky la ”persona dell’anno” secondo il Financial Times, che lo celebra come ”un alfiere della democrazia liberale nel più grande confronto globale contro l’autoritarismo del ventunesimo secolo”. Del resto, il guitto dei guitti ha chiuso i partiti di opposizione, ha imposto il canale televisivo unico, ha posto in essere restrizioni alla chiesa ortodossa, fa di tutto per impedire la pace, sacrifica l’Ucraina sull’altare dell’interesse degli Stati Uniti: chi se non lui rispecchia al meglio la figura del personaggio dell’anno, naturalmente dal punto di vista di Washington? La situazione, diciamolo pure, farebbe ridere se solo non facesse piangere.

Il guitto dei guitti opera come un manichino agitato da Washington in funzione antirussa, con uno scopo chiarissimo: favorire le mire espansionistiche dell'imperialismo a stelle e strisce, di modo che quest'ultimo possa presto o tardi produrre un regime change in Russia e sostituire Putin, reo di non piegarsi a Washington, con un fantoccio liberal-atlantista sul modello dello stesso Zelensky. Proprio per questo, la civiltà del dollaro ora incensa il guitto dei guitti come personaggio dell'anno, rivelando una volta di più i progetti espansionistici della NATO e l'utilizzo tutto fuorché neutro del fantoccio in questione. Una prova di più del fatto che questa guerra non è la guerra tra l'Ucraina e la Russia, come si dice: è invece la guerra che la civiltà del dollaro sta muovendo dal 1989 a tutti i governi non allineati con Washington. Inevitabile dunque che presto tardi si dovesse arrivare allo scontro con la Russia e poi con la Cina, le due potenze che più non si piegano all'imperialismo di Washington.

di Diego Fusaro