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Caso Navalny, la moglie Yulia: "La polizia mi tiene d'occhio"

Poco prima dell'arresto del marito a Mosca la donna aveva detto: "Alexey ha detto oggi che non ha paura. Io non ho paura. Chiediamo quindi anche a voi di non averne"

20 Gennaio 2021

Caso Navalny, la moglie Yulia: "La polizia mi tiene d'occhio"

Yulia Navalnaya, la moglie del leader dell'opposizione russa Alexey Navalny, sostiene di essere seguita dalla polizia e ieri sera ha pubblicato su Instagram una foto con un'auto che, secondo lei, è rimasta parcheggiata sotto casa sua per tutto il giorno. Lo riporta la testata online Meduza. "Quell'auto è già stata parcheggiata vicino a casa mia per un giorno, si tratta di agenti di polizia che mi tengono d'occhio", ha scritto la donna. Insieme da 22 anni, poco dopo l’arresto del marito domenica sera all’aeroporto internazionale di Mosca, la moglie Yulia si era rivolta alla piccola folla di sostenitori che li aspettavano alla porta degli arrivi: "Alexey ha detto oggi che non ha paura. Io non ho paura. Chiediamo quindi anche a voi di non averne". Navalny, atterrato a Mosca dopo cinque mesi in Germania e il tentato avvelenamento della scorsa estate, sarebbe stato condannato dal giudice del Tribunale del municipio di Khimki a 30 giorni. Questa decisione ha generato effetti immediati nella politica interna e internazionale. Navalny aveva inoltre fatto sapere che l’udienza è avvenuta all’interno della stazione numero 2 del dipartimento del ministero dell'Interno russo a Khimki e attraverso il suo canale NavalnyLive aveva lanciato un appello: "Scendete in piazza, non per me ma per voi stessi, per il vostro futuro. Non abbiate paura".

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